MESTRE. La notte di San Silvestro? Tre mestrini su quattro la passeranno a casa propria o a casa di amici. E’ questo il modo migliore per risparmiare in un periodo nel quale l’incertezza regna sovrana, anche a causa di una manovra economica puntellata da molti punti di domanda. In generale, il 78% dei mestrini dichiara di restare in città per il veglione, mentre il restante 22% ha organizzato alcuni giorni di vacanza, soprattutto in montagna ma anche in qualche città europea.
Secondo la consueta indagine dell’Adico – che ha coinvolto circa 150 soci della terraferma e che perciò non ha valore statistico ma indica di certo un trend definito – persistono ancora le difficoltà di molte famiglie mestrine che resteranno in città ed eviteranno il cenone nei ristoranti.
Fra le principali preoccupazioni per il nuovo anno, sei mestrini su dieci rivelano di temere la mazzata della bollette in arrivo nei primi mesi dell’anno, anche perchè in tanti contestano un aumento delle fatture del gas dopo l’introduzione delle valvole termostatiche, che avevano esattamente lo scopo opposto, far risparmiare le famiglie. Al di là poi dei timori per una situazione economica per nulla esaltante, un terzo del campione denuncia i timori per un 2019 caratterizzato da pagamenti di debiti pregressi e da spese di varia natura.
In ogni caso, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “al cenone di San Silvestro non è facile rinunciare. Chi mangia fuori casa, punta su menù da 50, 60 euro a testa anche se in realtà nei ristoranti si può arrivare a spendere anche più di 150 euro, se i piatti sono a base di pesce. A casa, invece, il risparmio è assicurato: si spendono fra i 18 e 20 euro a persona per menù di carne e fra i 25 e i 30 euro per il pesce. Naturalmente ci sarà anche chi passerà la notte del 31 gennaio da solo. Stiamo parlando in particolare degli anziani, soprattutto vedovi. E’ forse l’aspetto più triste delle feste, purtroppo però molte di queste persone restano poi sole anche durante il resto dell’anno”.