MESTRE. Arrivare a ottanta anni con la testa a posto ma non autosufficienti, quindi incapaci di compiere normali azioni come il ritiro della pensione o di una raccomandata. Sono tantissimi gli anziani mestrini che si trovano in queste condizioni e sono in costante aumento, in tutti i quartieri mestrini. Ecco perché anche nel nostro territorio sempre più famiglie ricorrono all’amministratore di sostegno, figura introdotta nel 2004 proprio per aiutare le persone non autosufficienti (quasi tutte over 80) nella gestione delle proprie attività patrimoniale e non patrimoniali considerate di normale amministrazione. Adico, da quando è nata questa figura, ha istituito un apposito sportello che dal 2004 al 2017 ha visto triplicare le pratiche (quasi tutte relative a persone che risiedono a Mestre) svolte per far nominare dal giudice l’amministratore di sostegno: dalle 12 del 2004 alle 31 del 2016 e alle 29 del 2017 (dato aggiornato a fine agosto). In Veneto le pratiche presentate (molte delle quali già accolte) sono 17 mila e nel veneziano si stima che superino quota 3 mila. Questo enorme utilizzo dell’amministratore di sostegno, d’altra parte, va di pari passo con l’exploit del numero di ultraottantenni in tutta la terraferma – visto che questo strumento è quasi sempre utilizzato per assistere persone che vanno dagli 80 anni in su – come dimostrano i dati elaborati dalla nostra associazione tramite il sito del Comune di Venezia. Dal 2004 (data di istituzione dell’amministratore di sostegno) a fine 2016 (ultimo dato disponibili), a Mestre il numero di anziani con più di 80 anni è cresciuto di oltre il 40%, raggiungendo quota 15.181, quasi il 12% della popolazione residente. Fra i quartieri quello più “anziano” è Mestre centro (4.737 over 80) ma l’aumento più consistente lo registra Favaro (+ 83,4% dal 2004 al 2016). In tale contesto, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “l’amministratore di sostegno, in una società che invecchia sempre più, diventa una figura centrale e indispensabile per le persone capaci di intendere e di volere ma impossibilitate a gestire a pieno le proprie attività. Da quando abbiamo aperto lo sportello abbiamo seguito decine di pratiche, infatti la procedura per richiedere al giudice la nomina di un amministratore è spesso complessa e richiede una adeguata assistenza. Al di là dell’aiuto per lo svolgimento della pratiche i nostri legali individuano assieme alla famiglia le soluzioni migliori per tutelare il proprio congiunto”.
