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SEI “VIAGGI” IN ASSISTENZA E UN ANNO DI ATTESA MA IL CELLULARE E’ ANCORA ROTTO. OPERAIO VENEZIANO SI RIVOLGE ALL’ADICO PER FARSI TUTELARE NEI CONFRONTI DELLA SAMSUNG

Ha acquistato quel cellulare dopo una lunga ricerca su internet. Ha trovato sul web il modello che cercava, un Samsung Galaxy, a un prezzo soddisfacente, circa 340 euro con il trasporto, e se lo è fatto inviare dalla ditta di Roma che lo proponeva on line, Gli Stockisti srl. Risultato? Da quando gli è arrivato il telefonino, a settembre 2015, non lo ha praticamente mai utilizzato, visto che ha dovuto inviarlo per ben sei volte all’assistenza, a causa di un problema che, a più di un anno di distanza dall’acquisto, non è ancora stato risolto. Così Ugo Confalone, 44enne operaio di Mira (Venezia), ha deciso di rivolgersi all’Adico, associazione difesa consumatori, per chiedere una volta per tutte la sostituzione del cellulare. “Il 10 settembre dello scorso anno ho comprato un Samsung S5 con garanzia europea – racconta Confaolone -. L’11 gennaio 2016 l’ho portato per la prima volta in assistenza in via Trento a Mestre per un problema al vivavoce. Da quel giorno è cominciata una vera e propria odissea. Il cellulare è stato inviato in qualche centro autorizzato in giro per l’Italia e mi è stato restituito dopo circa un mese con lo stesso difetto di prima. L’ho dunque riportato in assistenza, è cominciata la stessa trafila e alla fine anche questa volta il guasto non è stato risolto”. La stessa cosa è successa per altre quattro volte, sei in tutto, fino a che “ho deciso di scrivere una mail minacciosa alla Samsung chiedendo la sostituzione dell’apparecchio, anche perchè suppongo che fra trasporto in assistenza, sostituzione di alcuni pezzi e lavori vari avrebbero fatto prima a darmi un cellulare nuovo. La risposta, seppur gentilissima, è stata lapidaria: la sostituzione del telefonino è a loro totale discrezione”. Il caso di Confalone accende i riflettori su un problema denunciato da molti cittadini che si rivolgono all’Adico. “Tante volte – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – le persone ci contattano per sapere come ci si possa muovere quando i centri di assistenza tengono troppo a lungo un oggetto portato a riparare. Purtroppo non ci sono delle tempistiche definite, si parla solo di tempi congrui, termine che vuol dire tutto o niente. Ovviamente qui ci troviamo di fronte a un caso limite. Un cellulare che per sei volte torna in assistenza per lo stesso problema, tra l’altro non ancora risolto, deve essere cambiato, punto e basta. Ora tramite il nostro ufficio legale chiederemo che al nostro socio venga consegnato un cellulare nuovo e dello stesso modello”.

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