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A 92 ANNI SI RITROVA CON QUATTRO CONTRATTI DEL GAS E DELL’ENERGIA ELETTRICA STIPULATI INVOLONTARIAMENTE PER TELEFONO. PENSIONATA VENEZIANA SI RIVOLGE ALL’ ADICO PER FARSI TUTELARE

Lo scorso 20 novembre ha stipulato al telefono due contratti con Blue Energy per la fornitura di gas ed energia elettrica, mentre sette giorni dopo ne ha avviati altri due con Green Network. Peccato però che Z.Z., 92enne pensionata mestrina residente nella zona di Carpenedo, non avesse alcuna intenzione di cambiare il proprio attuale fornitore (Enel) ma abili venditori sono riusciti a farle pronunciare il “fatidico” sì per telefono, dopo averla riempita di informazioni di ogni genere. La pensionata, disperata e convinta di essere caduta in un tranello, s’è rivolta sia nel primo sia nel secondo caso all’Adico e tramite l’associazione ha chiesto il recesso di entrambi i contratti. Ma in questi giorni si registra un vero e proprio boom di casi analoghi, con vittime designate le persone anziane.
«La signora – racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – inizialmente si è presentata da noi con un doppio contratto, gas ed energia, di Blue Energy. Ci ha raccontato di aver risposto a un operatore, di averci parlato un po’ ma di non aver assolutamente accettato la proposta. È evidente che il gestore ha registrato comunque un sì, per quanto involontario, da parte della pensionata. Dopo pochi giorni la 92enne mestrina ci ha richiamato perché è stata contattata da Green Network, che voleva perfezionare i contratti siglati al telefono il 27 novembre. In questo caso la nostra socia ci ha assicurato di aver messo giù il telefono appena sentito che si trattava di un altro fornitore». Ora la pensionata può dormire sonni tranquilli, perché le lettere con la richiesta di ripensamento sono partite entro i tempi stabiliti. «Ma», continua Garofolini, «forse in concomitanza con le feste natalizie, Adico sta ricevendo molte segnalazioni in merito a questa situazione. Per noi la modalità dei contratti stipulati al telefono deve essere regolamentata se non vietata. Troppo spesso i venditori strappano un sì non voluto e tante persone si trovano

con contratti non richiesti. È vero che c’è il diritto di ripensamento, ma rappresenta comunque una spesa e una perdita di tempo. Poi ormai le famiglie sono tempestate tutti i giorni e a qualsiasi ora da aziende che propongono offerte di ogni genere: un vero e proprio incubo che deve finire».

 

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