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AEREO VOLOTEA PARTITO CON 11 ORE DI RITARDO: DOPO DUE ANNI ARRIVA IL RIMBORSO (ANCHE PER DANNI MORALI)

TREVISO. Il volo era partito con 11 ore di ritardo. E dopo due anni di battaglia legale, il tribunale ha definitivamente condannato la compagnia aerea Volotea a pagare a dieci passeggeri, cinque trevigiani e cinque residenti in provincia di Pordenone, anche i danni morali per lo stress causato dalla snervante e infinita attesa, oltre al rimborso completo del costo del biglietto aereo, comprese le aggiunte per i bagagli, e al rimborso delle spese che non avrebbero dovuto sostenere se l’orario del decollo fosse stato rispettato. Il fattaccio risale al 22 giugno 2017. I passeggeri avevano raggiunto l’aeroporto Marco Polo di Venezia per prendere l’aereo Volotea delle 12.10 con destinazione Catania. E qui è iniziata la loro odissea.  Il decollo è stato fatto slittare diverse volte nel corso del pomeriggio.
I passeggeri sono rimasti in attesa senza ricevere alcuna informazione e con un’assistenza che non è andata oltre a un paio di voucher da appena cinque euro per mangiare all’interno dello scalo. Alle 21.30 hanno finalmente potuto iniziare le operazioni di imbarco. Ma non è finita. Perché una volta a bordo il comandante ha comunicato che era necessario verificare il funzionamento dei motori. Solamente alle 23 è arrivato il momento del decollo. Undici ore dopo l’orario inizialmente previsto. Nemmeno al ritorno sono mancati i problemi. Il 25 giugno una passeggera trevigiana, in particolare, ha dovuto attendere a Catania per oltre sei ore l’aereo, sempre della Volotea, che doveva riportarla a Venezia: avrebbe dovuto decollare alle 21.55, ma alla fine è partito solo alle 4 di notte.
Le cause sono state portate avanti in modo parallelo nei tribunali di Treviso e di Pordenone, competenti in base alla residenza di ogni passeggero. Sono state accolte tutte le richieste, compreso il risarcimento dei danni morali, appunto. el procedimento è emerso che non sarebbero bastati nemmeno per un panino e una bottiglietta d’acqua. Le cifre relative ai danni morali sono state decise dai tribunali in via equitativa. Le valutazioni sono state diverse. I passeggeri trevigiani hanno ottenuto un risarcimento di 250 euro a testa. Mentre quelli della provincia di Pordenone sono arrivati a 700 euro ciascuno. Ma oltre alle valutazioni differenti, è il principio che conta. La compagnia aerea non ha fatto ricorso in appello.

Fonte: articolo tratto dal Gazzettino – pagina di Pordenone

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