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AUTO CON CHILOMETRI TAROCCATI, LA REPLICA DEL CONCESSIONARIO DI TREBASELEGHE

TREBASELEGHE. L’auto con il tachimetro taroccato? “la colpa non è del concessionario”. E’ questa la replica che ci è stata inviata per il tramite del proprio avvocato, da Gaetano Citro, titolare della Automatik di Trebaseleghe, in seguito a un nostro comunicato stampa (http://www.associazionedifesaconsumatori.it/news/lauto-ha-centomila-chilometri-in-piu-di-quanto-segna-il-tachimetro-tramite-adico-41enne-padovano-contesta-il-comportamento-di-un-concessionario-di-trebaseleghe/) di qualche giorno fa. “Per correttezza – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – , pubblichiamo la lettera che non toglie nulla alle accuse lanciate dal nostro socio il quale ha acquistato la vettura dal signor Citro rilevando una grossa differenza fra i chilometri segnati sul tachimetro e quelli realmente percorsi. Siamo convinti della buona fede del titolare dell’Automatik ma, a questo punto, sarebbe importante che mostrasse la sua buona volontà venendo incontro alle più che legittime richieste del nostro assistiti. Tra l altro Adico segue moltissimi casi di automobilisti che hanno problemi con macchine usate, e anche casi di persone che si sono ritrovate con un chilometraggio superiore rispetto a quanto indicato dal tachimetro. le situazioni sono state risolte quasi sempre in modo positivo”.

Ecco la replica: 

Si è rivolto a questo studio il signor Citro Gaetano, titolare della Automatik di Citro Gaetano, con sede in Trebaseleghe (PD), rammostrandomi gli articoli di giornale da Voi pubblicati in data 01 – 02.12.2018, anche on line, ed  incaricandomi di trasmetterVi una replica ad integrale contestazione dei fatti così come esposti dal signor Thiam Baba in relazione all’acquisto dell’autovettura Opel Zafira.

Con la presente sono, dunque, ad invitarVi formalmente a pubblicare in una delle prime pagine del Vostro quotidiano – visti gli ingenti danni già medio tempore arrecati alla concessionaria mia assistita a causa dell’articolo oggetto di contestazione – nonché sui Vostri siti internet, la versione dei fatti riferitami dal cliente e qui di seguito riportata:

Nel mese di marzo 2018 venivo contattato dal titolare di una Concessionaria di Scorzè (VE), il quale mi segnalava una possibile occasione di investimento.

Trattavasi, invero, di un’autovettura di marca Opel, modello Zafira, immatricolata nell’anno 2006, che un cliente della predetta Concessionaria era intenzionato a vendere.

Incuriosito ed attratto dall’informazione ricevuta, il giorno 23.03.2018 mi recavo in loco, constatando un buon rapporto qualità – prezzo, soprattutto in considerazione del moderato chilometraggio percorso dall’auto, indicato in circa 186.000 Km dal tachimetro.

Ritenendolo, dunque, davvero un affare, acquistavo la vettura in questione direttamente dal cliente della Concessionaria di Scorzè, allo scopo di rimetterla in vendita presso i miei locali.

In breve tempo si presentava un acquirente, il signor Thiam Baba, il quale accettava la vettura nello stato di fatto in cui si trovava dopo alcuni interventi di manutenzione eseguiti, peraltro, a mie spese.

A distanza di otto mesi dalla consegna della vettura, si ripresentava presso la mia Concessionaria il signor Thiam Baba, affermando che l’auto acquistata emetteva del fumo. Gli consigliavo, dunque, di rivolgersi ad una officina di Piombino Dese (PD) ai fini delle verifiche del cas, rimanendo a completa disposizione del cliente.

Quest’ultimo, dopo qualche tempo, mi comunicava che la problematica riguardava la turbina e che la stessa andava sostituita.

Pertanto, non rientrando detto intervento in garanzia, mi offrivo di partecipare alla spesa nella misura del 50% per l’acquisto di  una turbina usata, il cui costo era stimabile in circa € 400,00.

Sennonchè, qualche giorno dopo, il signor Thiam Baba, a mezzo whattsapp, mi comunicava di aver dovuto affrontare un non meglio precisato esborso di € 1.400,00 e di aver appurato, per il tramite dell’officina cui si era rivolto, che il chilometraggio effettivo dell’auto era di  288.000 Km.

Basito per quanto comunicatomi, invitavo il signor Thiam Baba a recarsi presso il mio ufficio, ove avrei esibito tutti i documenti comprovanti la mia assoluta buona fede nell’acquisto dell’auto e, nel contempo, la mia totale estraneità ai fatti contestati.

Tuttavia, il signor Thiam Baba, a quanto pare, ha preferito rivolgere le proprie rimostranze all’Adico, con la conseguente pubblicazione di notizie distorte ed oltremodo diffamatorie a danno della mia attività.

Con grande rammarico per aver subito un grave attacco alla mia reputazione, ho deciso di incaricare i miei legali di fiducia dello Studio Toppan e Gobbo di Zero Branco (TV) di tutelare i miei diritti in ogni opportuna sede, anche penale”.

3 risposte

  1. Descrivo in breve la mia pessima esperienza con Automatik
    Compriamo un’auto a doppia alimentazione metano benzina.
    La proviamo su strada ma solo a benzina perchè a detta del concessionario il distributore è troppo lontano per fare il pieno.
    Paghiamo una parte contanti e una parte con finanziamento. 15 giorni per avere l’ok per il finanziamento e ok cose che capitano.
    Prendo la macchina, faccio il primo pieno a metano : si accende la spia motore “far controllare il motore”. subito dopo mi si accende la spia del metano che dice di fare il pieno (come, l’ho appena fatto!?)

    Gliela riportiamo, dopo 3 giorni ce la ridà dicendo che è a posto.

    Vado subito a fare il pieno.
    SPIA DEL MOTORE CHE SI ACCENDE DI NUOVO, avviso di far il pieno, stessa identica cosa.
    Porto a fare il tagliando 10 giorni dopo aver acquistato la macchina (era da tagliandare) e il meccanico mi dice
    1. questa macchina non ha mai fatto un tagliando in vita sua
    2. c’è una importante perdita di gas metano che dà il problema al motore
    2. il collettore di scarico è rotto (200 euro), e mi dice anche che un venditore di auto lo sente subito dal rumore che fa (io sono inesperta e sono “giustificata”
    3. un finestrino funziona male

    Pare che su questi pezzi la famosa “garanzia 12 mesi” non sia valida. quindi la macchina mi è stata venduta con il collettore rotto, il finestrino malfunzionante, e ….. con una importante perdita di gas metano dal raccordo che ho dovuto far sistemare SUBITO senza dover passare dalla garanzia in quanto può essere anche pericoloso.
    Chissà perchè non mi era stata fatta provare a metano questa macchina? a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca diceva qualcuno..

    Ma non finisce qui.
    Il libretto di proprietà dell’auto mi viene spedito ben oltre i 30giorni del foglio di via della macchina, impedendomi di fatto di poter usare l’auto per più di una settimana.

    Quando ho chiesto la prova di invio del libretto mi hanno dato un numero di raccomandata che sul sito delle poste ancora non era registrato…. insomma proprio molto “seri”. inoltre bisogna anche pagare perchè hanno fatto una assicurata e non avevo in casa i soldi per poterlo pagare (se mi avvisavano, cosa che ritengo MIMIMA da parte di un venditore! mi facevo trovare pronta).

    A voi lettori tutte le considerazioni del caso.

    1. Salve, credo che ci siamo sentiti al telefono, se vuole ci contatti siamo sempre aperti.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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