VENEZIA. La cosa è nota: utilizzare internet in un Paese straniero extra Ue può costare davvero caro. Ma quello che è successo al titolare di una agenzia immobiliare del centro storico veneziano ha tutti i contorni di un record da guinness dei primati. L’uomo, infatti, si è visto recapitare di recente dalla Tim una fattura da 16 mila euro (sic!) relativa al mancato spegnimento della rete internet durante un viaggio di lavoro in Sud America avvenuto ancora fra gennaio e febbraio del 2019. A quanto riferito dall’uomo, la “dimenticanza” è durata solo quattro ore. Come può essere, dunque, che sia maturata una cifra così spropositata? Proprio per trovare una risposta a questa domanda, il titolare dell’agenzia immobiliare veneziana ha deciso di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico, tramite il quale ha contattato l’operatore contestando in toto la bolletta. “Come prima cosa – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – abbiamo chiesto alla Tim se davvero la fattura sia stata inviata dalla loro società dato che esistono differenti grafiche rispetto alle precedenti comunicazioni. In ogni caso, abbiamo già contestato la somma richiesta, del tutto sproporzionata e al limite dell’assurdo. Infine, abbiamo fatto presente come a causa di tale disguido la linea telefonica in oggetto abbia subito un’interruzione di tre ore che ha causato un notevole disservizio alla società gestita dal nostro socio. In pratica – continua Garofolini – invochiamo maggiori informazioni sulla fattura nonché il suo annullamento dato che la cifra richiesta non trova giustificazione alcuna. Noi siamo convinti che ci sia un errore, ovviamente, ma qualora non vi fosse formuliamo una proposta a saldo e stralcio e la rateizzazione del pagamento”.