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Bollette in calo luce e gas, dal primo aprile nuove tariffe, risparmio di 52 euro l’anno

Per una volta il segno meno davanti alle bollette. Da martedì primo aprile scattano le nuove tariffe di luce e gas che prevedono flessioni rispettivamente dell’1,1% e del 3,8%, per un risparmio totale di 52 euro a famiglia (6 per l’elettricità e 42 per il gas) su base annua. Lo ha deciso l’Autorità per l’energia e il gas.
Soddisfatto il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, che lavora al taglio del 10% della bolletta elettrica per le pmi: taglio che, ha osservato il presidente dell’Autorità Guido Bortoni, il governo non intende scaricare sulle spalle delle famiglie. Nel dettaglio, quindi, per l’elettricità si pagheranno 18,975 centesimi per kilowattora, 0,214 centesimi in meno rispetto al trimestre in corso. La spesa media annua scende quindi a circa 512 euro (6 in meno su base annua): il grosso (circa il 50% della bolletta) è ovviamente da addebitare alla materia prima, cioè ai costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio. Ma oltre un quinto della spesa, 110 euro pari al 21%, se ne andrà negli ormai famigerati oneri generali di sistema, in cui la parte del leone la fanno le rinnovabili: questa voce sale anche nel prossimo trimestre (+0,5%) e in un anno ha visto un aumento dell’11%. Meglio vanno le cose sul fronte del gas: da martedì la tariffa scenderà a 83,01 centesimi al metro cubo e la spesa annua scenderà quindi a 1.162 euro (46 in meno). Si tratta del frutto della riforma varata dall’Autorità, tutta centrata sui prezzi spot, che ha consentito un calo di circa 140 euro negli ultimi 12 mesi. Il taglio avrebbe potuto essere ancora più sostanzioso, ma è stato in parte limitato dalla cosiddetta assicurazione per la stabilità dei prezzi (+1,6%), introdotta dall’Autorità per incentivare la rinegoziazione dei contratti a lungo termine, riducendo allo stesso tempo i rischi di volatilità delle bollette. L’Autorità ha infatti scelto di varare l’aumento in questo periodo di calo congiunturale dei prezzi piuttosto che in inverno, quando il mercato spot potrebbe evidenziare quotazioni ovviamente più alte.

Fonte: il messaggero.it

2 risposte

  1. Buona notizia, ovviamente.
    Quello che non mi va giù invece è che un privato debba pagare un certo importo in bolletta per finanziare l’incentivo che lo Stato paga ad un altro privato: secondo me è illegale e sarebbe interessante sapere se qualche associazione di consumatori abbia mai pensato di andare a fondo della faccenda.
    Per non essere frainteso dico che a suo tempo è stata una decisione giusta quella di incentivare le energie rinnovabili, altrimenti a quest’ora si dovrebbe ancora iniziare con le installazioni, però un privato che finanzia un privato è quantomeno singolare, anche perché molti dei grandi impianti sono stati realizzati da stranieri che hanno capito subito il business, al contrario di troppi italiani che hanno continuato fino all’altro giorno a considerarlo non conveniente; è anche vero che, se non fosse in bolletta, l’esborso provverrebbe dalle tasse e quindi non cambierebbe un granché.

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