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Bollette pazze, dal 2020 scattano i rimborsi con gli interessi

Rimborso con interessi per gli utenti vittime di bollette “pazze”. Un emendamento alla manovra votato in commissione Bilancio al Senato impone ai gestori di servizi di telefonia, energia elettrica, gas, acqua e Internet il rimborso del pagamento non dovuto effettuato eventualmente dal consumatore e una penalità del 10% sul pagamento stesso, da versare in favore del consumatore vittima della bolletta irregolare.

In caso di fatturazione errata dunque il cliente sarà risarcito dei soldi versati indebitamente e per il gestore ci sarà una penale da pagare. Il rimborso potrà avvenire o con lo “storno nelle fatturazioni successive” o con “un apposito versamento”.

Nel testo si legge che qualora venga accertata “l’illegittimità della condotta del gestore e dell’operatore interessato, per violazioni relative alle modalità di rilevazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli o di fatturazione nonché per addebiti di spese non giustificate e di costi per consumi, servizi o beni non dovuti, l’utente “ha diritto ad ottenere, oltre al rimborso delle somme eventualmente versate, anche il pagamento di una penale pari al 10 per cento dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro”.

In sostanza, i gestori dei servizi di fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico nonché di comunicazione elettronica, dovranno sempre trasmettere agli utenti le comunicazioni con cui contestano gli eventuali mancati pagamenti e dando un preavviso riguardante una possibile sospensione del servizio, che deve essere fornito in modo “chiaro e dettagliato”. L’utente, nel caso in cui riceva le cosiddette bollette pazze, ha diritto di ottenere il rimborso delle somme dovute e riceverà inoltre una restituzione sotto forma di penale del 10% del totale versato.

Fonte: QuiFinanza

4 risposte

    1. Salve, può spiegarci meglio per cortesia? Fa riferimento alle penali contrattuali?
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  1. Buonasera, sono un utente TIM che da febbraio 2020 riceve delle fatture di telefonia sbagliate con addebiti di costi non concordati e ciò trova riscontro nell’offerta contrattuale di TIM da me ricevuta il 16.12.2019, nella quale sono definite le condizioni economiche stabilite tra l’operatore TIM 187 ed il sottoscritto. Soltanto la prima fattura utile seguita alla data del 16.12.2019 e precisamente quella di DICEMBRE/GENNAIO 2020 è risultata corretta e conforme alle condizioni economiche stabilite dal contratto TIM. Ma le fatture successive sono risultate tutte (nessuna esclusa) sbagliate. Nonostante tutti i contatti tramite il servizio di Assistenza Facebook di TIM e le spiegazioni dettagliate che ho fornito, loro non hanno proceduto a rimborsare completamente gli errori di amministrazione contabile e continuano a dirmi che, a gestione ultimata, riceverò tutti i rimborsi per gli importi fatturati e non dovuti. Il punto è che le fatture vengono emesse con gli importi di tariffazione sbagliata, perché non hanno ultimato la gestione delle segnalazioni ricevute (???) e ad oggi vanto nei confronti di TIM un credito che aumenta di mese in mese per importi fatturati ma non dovuti.
    Sono allo stremo delle forze e scoraggiato, al punto da arrivare a spedire una lettera di reclamo a mezzo fax all’azienda TIM oggi 22/07/2020. Non riesco ad ottenere una risoluzione e sono relegato nella posizione di subire il pagamento di un servizio di telefonia gonfiato nei costi senza essere ascoltato. Ma non è un diritto del consumatore ricevere assistenza quando si verificano dei disservizi contabili? Voi potete aiutarmi in questa situazione di enorme disagio, dal momento che Tim si sta rivelando un muro di gomma? Posso fornire maggiori dettagli in merito a quanto sopra… In attesa di risposta, Vi ringrazio per l’attenzione e Vi porgo cordiali saluti.

    1. Salve, in questo periodo stiamo ricevendo innumerevoli reclami nei confronti di Tim (nei prossimi giorni invierò anche un comunicato stampa con la storia di una anziana che da nove mesi attende il subentro dopo il decesso del marito). Noi ovviamente queste cose le seguiamo quindi se vuole ci contatti allo 041-5349637 (siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19). Di solito in questi casi si agisce tramite il Co.Re.Com. In ogni caso se decide di affidarsi a noi la legale le spiega tutto.

      Intanto la saluto
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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