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BOLLETTE TROPPO CARE, LA PROVOCAZIONE DELL’ADICO: “ELIMINIAMO GLI ONERI DI SISTEMA”

Dovrebbero rappresentare circa il 20% del costo totale della bolletta della luce (il 4% su quella del gas). Già una sproposito, considerando che non sono legati in alcuna maniera ai consumi reali. Eppure gli ormai famigerati “oneri di sistema” molto spesso superano abbondantemente il quinto della fattura della luce e possono arrivare fino al 40%. Una quota esorbitante che, come spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “non può più essere sostenuta dagli utenti, siano essi privati o aziende”. Ogni giorno l’associazione riceve segnalazioni e proteste contro questa spesa che fa lievitare la fattura dell’energia elettrica anche a fronte di consumi molto limitati. Facciamo un esempio. Uno studio dentistico mestrino ha di recente ricevuto una bolletta della luce da 499 euro. 88,67 euro sono il costo della materia prima, 130,79 euro la spesa per il trasporto dell’energia, un importo sempre legato ai consumi. L’iva (in questo caso al 22%) richiede altri 90 euro circa, 7,70 euro sono le accise. E poi? Poi ecco gli oneri di sistema: 180,47 euro che rappresentano il 36% (sic!!) dell’intera bolletta. Ma perché dobbiamo pagare questi oneri? La voce contempla al proprio interno soprattutto (per l’85%) gli incentivi alle fonti rinnovabili. In misura minore va a coprire oneri per lo smantellamento delle centrali nucleari, ricerca di sistema, agevolazioni alle industrie energivore e al settore ferroviario, bonus elettrico. “Vorremmo sapere perché tutti gli utenti debbano pagare gli incentivi alle fonti rinnovabili – commenta Garofolini -. Noi siamo ovviamente favorevoli a questo tipo di energia, ma con il finanziamento da parte di tutti i cittadini è cambiato qualcosa? Ci sono pannelli solari sopra tutti i tetti? Stiamo diventando il Paese dell’energia alternativa? Non mi pare proprio. E perché bisogna pagare in bolletta lo smantellamento delle centrali nucleari? O le agevolazioni del sistema ferroviario? Io lancio una provocazione: eliminiamo dalla bolletta della luce, dove sono molto più impattanti, questi costi. Costi che fra l’altro vanno a incidere anche sulle case che restano chiuse e per le quali bisogna pagare decine di euro di spese fisse anche se non c’è la fornitura. La gente non ce la fa più, come abbiamo detto altre volte, e la politica su questo punto può di sicuro intervenire. Lo faccia al più presto invece che pensare a cose che non riguardano le quotidiane sofferenze economiche delle famiglie”.

 

9 risposte

  1. obbligate invece la varie aziende distributrici energie di rilasciare una bolletta normale, 1 foglio a4 e basta, con il costo finito del servizio ed i kw reali consumati, x tutte le compagnie, così che un semplice cittadino potrà scegliere la tariffa più conveniente senza equivoci volutamente organizzati. così come oggi non si capisce un c…, ed inoltre le bollette sono impossibili da leggere, visto che a me ne arrivano di conguaglio anche di 60 pagine, incredibbbbile.

    1. Salve… e pensi che in realtà dal 2017 hanno teoricamente semplificato la bolletta per renderla più leggibile agli utenti, ingenerando invece più confusione di prima. Sul sito dell’Autorità (l’Arera) può trovare il confronto fra più offerte. Secondo noi il vero problema non sono tanto i costi per i consumi reali ma le spese fisse quindi la tasse che, come avrà avuto modo sicuramente di vedere, ormai compongono il 40% del totale della fattura.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Spett.le Adico, sono d’accordo con vostra analisi. Da che parte cominciamo per far cambiare questa situazione. Facciamo raccolta firme, altre iniziative pubbliche? Sono a vostra disposizione per dare il mio contributo. Cordiali saluti. Giovanna D.

    1. Salve signora Giovanna, grazie per la sua vicinanza in questa battaglia difficilissima contro una vera e propria vessazione nei confronti delle famiglie. Se riceve le nostre newsletter, come credo, la terremo sempre aggiornata sulle iniziative che intendiamo mettere in campo. Avervi al nostro fianco è per noi molto importante anche se è necessario fare massa critica pure con le altre associazioni dei consumatori. Le possibili strade sono: o una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare (stiamo studiando la situazione) oppure il coinvolgimento di qualche parlamentare (noi pensavamo a qualche Parlamentare veneziano perchè siamo in contatto con qualcuno di loro, avendo la nostra sede a Mestre) affinchè porti con prepotenza questo tema nelle aule a Montecitorio. Grazie ancora, abbiamo bisogno di voi!
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  3. Sono uno studente fuorisede in affitto, ed è vergognoso che nonostante l’attenzione ai consumi le bollette siano così gonfiate…
    Per motivi di tassazione, i contratti d’affitto per studenti non prevedono la possibilità di spostare la residenza e le tariffe in bolletta risultano quindi quelle di una seconda casa.
    Vorrei precisare inoltre che la voce “Spesa per la materia energia” non rappresenta il consumo effettivo ma, come si legge dal sito dell’ARERA, “comprende le voci relative all’acquisto dell’energia, al dispacciamento (il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica) e alla commercializzazione al dettaglio (legata alla gestione dei clienti) più eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento.”

  4. Iniziare le raccolte firme, su un importo di 289’54 l energia consumata è di euro11,37 e insostenibile, vorrei sapere da voi da chi dipende politicamente questo ramo, quale Magistratura e quale corpo militare ne fa parte per denunciare

    1. Salve, grazie per la sua testimonianza. Per quanto riguarda la tassazione, potrebbe fare qualcosa il Ministero delle Economia e delle Finanze. per quanto riguarda la denuncia, purtroppo non porterebbe a nulla su questo argomento…

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

    1. Salve, non procederemo con una raccolta firme ma cercando di coinvolgere la politica e soprattutto i parlamenterai locali. Di tasse sulle bollette si comincia a parlare in modo insistente, credo che se ci sarà appunto la volontà politica si potranno raggiungere ottimi risultati. Il tutto assieme alle altre associazioni alcune delle quali hanno cominciato, come noi, una campagna contro gli oneri di sistema.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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