Pagare un affitto, in tempi di crisi, è sempre più complicato. E molto spesso la morosità di un inquilino può rappresentare un grave danno anche per il proprietario di casa, se l’equilibrio del bilancio familiare dipende da quel canone di locazione. Lo sportello “sfratti e condominio” di Adico anche a inizio 2018 sta seguendo diversi casi sia di persone sfrattate che di proprietari che non riescono a liberare l’appartamento da inquilini morosi (che spesso non pagano l’affitto da mesi). D’altra parte il problema degli “sfratti” per morosità è sempre più pressante come testimoniano i dati del Ministero dell’Interno. In Veneto nel 2005 i provvedimenti di sfratto sono stati 3.155 di cui l’80% (2.548) per morosità. Nel 2016 i provvedimenti sono stati 3842, il 21,8% in più. Fra questi il 94% (3.628 sfratti) è avvenuto per i mancati pagamenti dei canoni di locazione da parte dell’affittuario. Insomma, il problema è pressante ed è per questo che l’Adico anche nei primi mesi di quest’ anno è chiamato seguire diversi casi. Questi i principali temi trattati dallo sportello: rapporti con l’agenzia immobiliare nella scelta e acquisto dell’immobile (diritto alla provvigione del mediatore ecc.); problemi nella stipula di mutui e finanziamenti; vizi della cosa venduta (mobili, elettrodomestici, materiali di ristrutturazione, pannelli fotovoltaici ecc.); ripartizione delle spese di ordinaria e straordinaria manutenzione; controversie con i vicini di casa (spazi comuni, rumori, comportamenti molesti ecc.); ipotesi di responsabilità dell’amministratore di condominio; controversie con imprese per opere di adeguamento impiantistico, ristrutturazione ecc. Come detto lo sportello segue sia persone sfrattate sia proprietari che intendono richiedere il provvedimento. Il legale dell’associazione assiste i soci in particolare nei casi di mancato pagamento del canone di locazione o morosità, richiesta del “termine di grazia” per l’inquilino moroso che versa in condizione di temporanea difficoltà economica o famigliare, problemi nel recupero della disponibilità dell’immobile quando l’inquilino non lo rilasci spontaneamente una volta scaduto/rescisso il contratto.