MESTRE. E’ possibile assillare un anziano ultraottantenne in piena estate con telefonate continue, finalizzate a piazzare un contratto di luce e gas con tono minaccioso e aggressivo? Purtroppo sì, come dimostra bene la storia di A.P., pensionato mestrino classe 1934, che nelle ultimi giorni ha subito un vero e proprio “stalkeraggio” telefonico da parte di call center senza scrupoli, che fra l’altro conoscono misteriosamente molti suoi dati personali. Una storia che si ripete, si dirà, ma che diventa davvero sgradevole quando la persona è molto anziana e non abituata a queste modalità di vendita irruente e prevaricatrice. L’uomo, infatti, impaurito e preoccupato, si è prima rivolto alle forze dell’Ordine e poi all’Adico tramite il quale si è iscritto al Registro pubblico delle Opposizioni nella speranza di non ricevere più telefonate. Resta però il dato inquietante sul quale bisogna porre fortemente l’accento. “Siamo davvero indignati dal fatto che i call center continuino a tediare persone molto anziane e indifese – spiega a tal proposito Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Il tono aggressivo utilizzato rende le persone di una certa età vulnerabili. Il pensionato che si è rivolto a noi è una persona lucida ma queste chiamate gli hanno creato uno stress e un’ansia che lo hanno portato prima in Questura e poi da noi. In questo periodo estivo sembra che i call center siano particolarmente scatenati, forse in vista della liberalizzazione del mercato in programma fra meno di un anno, a luglio 2019. Per ò deve essere chiara una cosa: non permetteremo che le aziende se ne approfittino delle persone anziane. Perciò chiediamo ai fornitori di non cercare di stipulare contratti telefonici con persone di età superiore ai 70 anni perché molte di loro non hanno i mezzi per valutare l’offerta nel migliore dei modi. Capiamo che sia più semplice “abbindolare” un anziano, ma ricordiamo a questi venditori che una persona di una certa età può subire uno stress elevatissimo da queste situazioni, come dimostra la vicenda del pensionato che si è rivolto oggi da noi. Vigileremo con attenzione ma crediamo che le aziende debbano dotarsi di un codice di comportamento per tutelare le fasce più fragili della popolazione”.