SAONARA (PADOVA). A volte tornano. Con lo stesso nome, la stessa strategia e la stessa faccia tosta. Stiamo parlando delle società che, con escamotage di dubbia liceità, fanno firmare a ignari imprenditori veri e propri contratti onerosi camuffati da innocenti richieste di dati. Vittima dell’articolato “raggiro”, in questo caso, una agenzia di viaggi di Saonara che di recente ha ricevuto la chiamata di un recupero crediti con sede in Germania che intima la titolare al pagamento di circa 1.400 euro relativo appunto a un contratto di cui i diretti interessati non sanno nulla. In realtà – come successo in decine di altri casi seguiti da Adico e riguardanti in particolare la società Avron nei confronti della quale sono state inviate moltissime diffide – qualche tempo fa all’agenzia padovana è pervenuta una comunicazione da parte della società Newmediaservice che, per tipo di impostazione, poteva sembrare una lettera inviata dalla Camera di Commercio. In essa si richiedevano alcuni dati dell’azienda, in teoria solo per confermare la correttezza di quelli a disposizione dello scrivente. La titolare ha compilato il foglio e lo ha inviato firmato rendendosi conto solo ora di aver aderito del tutto involontariamente a un contratto per pubblicizzare la ditta in un sito semisconosciuto. E’ possibile che molte altre aziende siano cadute nel tranello anche nel padovano, come successo in provincia di Venezia qualche tempo fa. “Ci risiamo – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – Alcuni anni fa abbiamo seguito decine di casi di Avron con richieste d’aiuto provenienti da ogni parte d’Italia. Poi è apparsa un’altra società, la Dad Duschter sempre con sede all’estero in questo caso Bratislava, che si comportava allo stesso modo. Nel 2015 abbiamo avuto alcuni casi di Newmediaservice nella zona del Veneziano. Ora a quanto pare stanno battendo anche le zone del Padovano. Come associazione dei consumatori invitiamo gli imprenditori, soprattutto artigiani che sono le vittime preferite, a non compilare nessun foglio con richieste di dati sulla propria azienda o di farlo solo dopo un’accuratissima analisi del testo. Chi è caduto nel tranello può rivolgersi alla nostra associazione che, tramite il proprio ufficio legale, interviene chiedendo l’annullamento del contratto. Solitamente con questa azione il recupero crediti non si fa più sentire”.
Una risposta
Tutto sommato è stato fortunato a ritrovarsi in mano una truffa di soli 1.500 €. Alla stessa stregua una decina di anni ordinò mi è capitato di sottoscrivere un foglio apparentemente innocente assicurazione danni sulla casa (per concessione mutuo ipotecario), dopo 2 mesi scopro si trattava si di una polizza assicurativa, ma sulla vita del valore complessivo di circa 60 mila €, che il furbo bancario mi fece sottoscrivere raggirandomi. Sono riuscito a Carmela togliere solo dopo la minaccia di truffa conclamata attraverso la firma di foglio quasi in bianco.