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Corte dei Conti: “Il 2014 anno di grandi sfide”. Squitieri: “Lotta all’evasione per taglio tasse”

Il 2014 sarà l’anno in cui il Paese dovrà mettere in campo le riforme, un anno di “sfide molto impegnative” che “impongono radicali cambi di rotta”. E’ il messaggio inviato alla politica dal presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in un momento delicato per il Paese, in piena crisi di governo. “Il 2014 sarà un anno in cui il Paese dovrà dimostrare capacità nuove – ha sottolineato Squitieri in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014 – saper riformare le proprie istituzioni e le regole; orientare il contributo di tutti al risanamento complessivo”. Si tratta, ha aggiunto il presidente della Corte dei Conti, “di sfide molto impegnative che impongono radicali cambi di rotta nei comportamenti e negli strumenti finora impiegati”.

Squitieri cita spiega che i “cenni di allentamento delle tensioni finanziarie non escludono che resta molto da fare per il rilancio dell’economia. Il contesto economico è ancora difficile, in un quadro che presenta tendenze contraddittorie”. Anche per questo “va scongiurata l’eventualità di nuovi interventi di correzione del disavanzo riproduttivi di un circolo vizioso che rallenta la ripresa”. Il presidente della Corte dei Conti rileva che i vincoli europei restano severi “anche nella prospettiva di un ciclo economico” che migliori. La spesa andrà “comunque attentamente monitorata”.

In questo senso una politica di soli tagli lineari “si rivela non più sufficiente e espone al rischio di risultati molto inferiori alle attese”. Squitieri, chiede quindi di “proseguire nell’azione” di lotta all’evasione e una revisione “più radicale” dei confini “entro cui opera il sistema di intervento pubblico”. Anche perché “la revisione e la razionalizzazione della spesa pubblica rappresentano uno snodo fondamentale dell’azione di Governo”. aggiungendo che “sussistono ampi margini per una razionalizzazione della spesa e per il riassorbimento di inefficienze e distorsioni gestionali”. Tra le “numerose anomalie” Squitieri ricorda la “ingiustificata sussistenza di trattamenti economici sperequati” nella Pubblica amministrazione.

Fonte: repubblica.it

 

4 risposte

  1. Certo,, il dr. Raffaele Squitieri, ha ragione, ma fra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare, basta pensare che chi doveva fare ciò, è stato sfiduciato dal suo stesso partito, che ce lo aveva prima imposto, chi ci garantisce che il nuovo imposto, cioè
    nominato, senza passare dalle urne, sia all’altezza delle sfide che lo attendano, ricordo che fra evasione e corruzione, abbiamo 180 miliardi di euro, di arricchimenti illeciti, e che evasori + corrotti sono maggioranza del paese, anche considerando, che i corrotti sono di conseguenza anche grandi evasori, e nelle democrazie occidentali, le maggioranze governano, a mio avviso non vedo via d’uscita, anche i politici l’hanno capito, non ricorrano più nemmeno alle urne, ma nominano direttamente i governi, sperando un giorno di incappare in un premier miracolato, che riesca ha convincere questa maggioranza silenziosa, che rubare è male, e finirà per smantellare la REPUBBLICA.

  2. Mi chiedo se il Presidente della corte dei conti ha visto il servizio delle iene sui dipendenti del Comune di Roma e l’intervista al Sindaco Marino?
    Delle due l’una … siccome i servizi pubblici sono quelli che sono …. gli stessi servizi possono essere resi con 1/5 degli attuali dipendendi considerato l’indice di assenteismo altrimenti abbiamo una tassazione pari alla Svezia con dei servizi pari al Congo! forse!

  3. “di sfide molto impegnative che impongono radicali cambi di rotta nei comportamenti e negli strumenti finora impiegati”.si le sfide sono tassare tassare tassare, i cambi di rotta tenersi i faccanzisti statali, aumentare lo stipendio ai parlamentari e ritassare i poveri italiani, l’altro ieri avendo una casa popolare ho saputo che se sei disoccupato e non hai più reddito e non puoi dimostrare che qualcuno, amici, parenti ti da una mano, allora i bastardi ti applicano la tariffa più alta perchè lo stato se non hai reddito si chiede di cosa vivi? semplice finiti i risparmi ci si suicida e la prova sono la crescita esponenziale dei suicidi…perciò smettiamola di raccontare frottole, abbiamo un sistema corrotto dove la poltrona è la cosa più importante per i nostri cari politici

  4. Lotta all’evasione fiscale….

    E’ dall’epoca del ministro Stammati che sento parlare di questo argomento…ma a tutt’oggi nulla è stato fatto..anzi direi che siamo in peggiori condizioni.

    Ritengo, quindi, che sia l’ennesima presa in giro per i tartassati cioe’ stipendiati e pensionati.

    Ora, pero, la situazione è un po diversa nel senso che non è piu’ possibile drenare ancora soldi dalle tasche di questi soliti noti in quanto anche i consumi interni hanno dato segno di asfisia.

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