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CRIMINALITA’ ONLINE: LOTTA A TERRORISMO, PEDOPORNOGRAFIA E BULLISMO. CRESCONO GLI ATTACCHI INFORMATICI

Come nella realtà, anche nel mondo virtuale della Rete pullulano delinquenti di ogni sorta: terroristi, pedofili, bulli, ladri, truffatori, ‘pirati’, razzisti. A questa criminalità informatica, il cosiddetto cyber crime, ha dichiarato guerra la Polizia Postale, con una sezione di investigatori specializzati nel contrasto ai reati sul web. I reati online sono di ogni tipo e possono minare la sicurezza delle nazioni condizionando addirittura l’esito delle campagne elettorali, come s’è visto in occasione delle elezioni americane e le accuse di Obama agli hacker russi. Sul web i terroristi fanno proselitismo e organizzano gli attentati, i truffatori prosciugano i conti di ignari risparmiatori, i pedofili adescano minorenni, gli estremisti politici seminano odio razziale e religioso. Non è ancora un reato, ma la Rete è utilizzata anche per la ‘disinformazione’, ovvero la diffusione delle cosiddette bufale che, rimbalzando di social in social, sono in grado di condizionare parte dell’opinione pubblica. Ecco il bilancio di un anno di indagini a tutto web della Polpost contro la minaccia cybernetica.

Contrasto al terrorismo. Nell’ultimo anno, la strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista ha indotto la Polizia Postale a effettuare un costante monitoraggio della Rete per individuare forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione online. Al fine di realizzare un contrasto efficace al terrorismo che attraverso la rete fa opera di proselitismo, di indottrinamento e di addestramento, sono stati individuati nove Compartimenti pilota (Bologna, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Roma, Torino), che effettuano il monitoraggio della rete con l’ausilio di un mediatore culturale indispensabile per comprendere non solo la lingua ma anche l’ambito storico e formativo che caratterizza queste nuove forme di manifestazione del terrorismo di matrice islamista. Ecco i dati: gli spazi web con contenuti illeciti nel 2016 sono stati 13491 (complessivamente ne sono stati monitorati 412447). Contenuti web oscurati dal gestore del servizio 510, oscurati su segnalazione della Polpost (profili Facebook, Twitter) 13. Spazi web riconducibili al terrorismo 358.
   
Antisemitismo e odio razziale. La Polizia Postale ha effettuato un costante monitoraggio della Rete per individuare anche segnali di natura razzista, xenofoba, sessuofobica o comunque ispirati a reati di odio religioso come l’antisemitismo. Nell’ambito di questa attività molti cittadini hanno segnalato agli investigatori manifestazioni di hate speech. Gli spazi web riconducibili a xenofobia e razzismo sono stati 96. Gli spazi web monitorati 1120.

Contrasto a pedopornografia. Nel 2016 il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online ha coordinato 576 indagini all’esito delle quali sono stati eseguiti 51 arresti e 449 denunce. In particolare, le complesse indagini sulle comunità pedofile nelle reti darknet, caratterizzate dall’anonimizzazione delle connessioni, si sono avvalse della collaborazione di organismi di Polizia a livello internazionale e delle agenzie investigative estere con il supporto di Europol. La maggior parte delle indagini ha riguardato l’allarmante fenomeno dell’adescamento online dei minori che è in continua crescita. I casi trattati sono stati 313 che hanno portato all’arresto di 6 persone e alla denuncia di altre 177.

Minori contro minori. In aumento anche i reati commessi da minori a danno di altri minori, sia in relazione a fenomeni di adescamento che di produzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Sono stati analizzati 21.591 siti Internet, di questi ne sono stati estrapolati 1.972 a carattere pedopornografico, inseriti nella black list che il Centro antipedopornografia mette a disposizione degli Internet Service Provider italiani per l’attivazione dei sistemi di filtraggio alla navigazione web degli utenti italiani.

Attacchi informatici. Sul fronte degli attacchi informatici, l’attuale criminalità trova nel mondo del web una generosa fonte per poter delinquere, trafficare e riciclare, garantendosi oltretutto un sostanziale anonimato grazie alla sempre più ampia disponibilità di sistemi di ‘anonimizzazione’, facilmente disponibili nel cosiddetto dark web. Prese di mira in particolare le infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale (pubbliche e private). La Sala Operativa del Centro specializzato ha gestito 831 attacchi informatici nei confronti di servizi Internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale. Sono stati diramati 5262 alert per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici o telematici o per minacce e sono partite 82 richieste di cooperazione nell’ambito della Rete 24-7 High Tech Crime del G7.

Smantellata pericolosa rete botnet. Per quanto riguarda, in particolare, la collaborazione internazionale, si segnala che nell’ambito dell’operazione “Avalanche” coordinata da Europol e Interpol, gli specialisti della Polpost hanno preso parte allo smantellamento di una vasta e pericolosa botnet (rete di computer infettati da virus) in collaborazione con l’Fbi statunitense e alle polizie e magistrature di 30 Paesi dei 5 continenti. L’operazione, su scala globale, ha consentito di arrestare 5 persone, eseguire 37 perquisizioni, sequestrare 39 server, mentre altri 221 sono stati inibiti, e bloccare ben 800.000 domini infetti.

Attacco al Giubileo. Durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, laPolizia Postale ha garantito la prevenzione di eventi cyber critici o di veri e propri attacchi informatici contro infrastrutture informatizzate come ad esempio quelle che hanno erogato i servizi essenziali per la città (trasporti, energia, telecomunicazioni) e per i pellegrini in particolare. Questa attività preventiva ha portato a 40 segnalazioni riguardanti attacchi informatici in atto, minacce e vulnerabilità.

Cala il phishing. Il financial cybercrime costituisce sempre più la nuova frontiera degli attacchi informatici. Il phishing (o la clonazione logica di carte di credito o di debito), realizzato attraverso furti ‘massivi’ d’identità digitali e aggressioni su larga scala, pur continuando a costituire una grossa problematica nel settore economico, è stato soppiantato dalle più moderne tecniche di attacco denominate ceo fraud o bec fraud.

Sostituzione di persona e social engineering. Sul fronte del rafforzamento della partnership pubblico-privato, sono stati stipulati sei nuovi accordi con infrastrutture critiche e sensibili nazionali. Le aziende, infatti, sono oggi soggette ad attacchi specificatamente mirati, che – attraverso la sostituzione di persona e il social engineering – consentono ai delinquenti di trasferire illecitamente ingenti somme di denaro verso conti correnti appositamente creati. Il mezzo per contrastare questo fenomeno criminale può essere solo lo scambio immediato di informazioni. Una apposita piattaforma per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi di questo genere ha aiutato a far fronte e in molti casi a bloccare le transazioni fraudolente.

Il contrasto al money mules. La Polizia Postale ha partecipato a numerose indagini internazionali per il contrasto dei cosiddetti money mules, primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne diphishing. E ha preso parte alle due edizioni della campagna (Emma edEmma2) che ha rappresentato il primo esperimento del genere nel campo della lotta al financial cybercrime. Nel corso della prima edizione erano stati fatti 81 arresti e individuati circa 700 ‘muli’ in Europa. Nel corso della seconda operazione, anche grazie al supporto di 106 istituti bancari, sono state individuate più di 800 transazioni bancarie fraudolente per un totale di 23 milioni di euro di cui 2 milioni recuperati, con più di 500 ‘muli’ individuati di cui oltre 178 arrestati.

Truffe sui titoli di viaggio. La Polizia Postale ha partecipato a due operazioni (Global Airport Action Day) per il contrasto alle truffe sui titoli di viaggio acquistati fraudolentemente attraverso l’indebito utilizzo di carte elettroniche di pagamento. Un’indagine svolta con la Polizia di Frontiera in 16 aerostazioni italiane ha portato a 140 persone arrestate e più di 250 denunciate. Il risultato è stato possibile grazie alla cooperazione internazionale, in particolare al supporto di Interpol, Europol, Ameripol, Frontex, Eurojust e Iata.

L’app interattiva con gli utenti. In una moderna ottica di prevenzione generale, per rispondere alle crescenti aspettative dei cittadini, crescono i contatti dei cittadini con il portale del Commissariato di Pubblica sicurezza online, punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale o vuole scaricare modulistica e presentare denunce. Il portale ha registrato 16572 richieste di informazioni evase, 18516 segnalazioni ricevute dai cittadini, 7523 denunce presentate dagli utenti. Ad integrare la piattaforma online, anche l’App del Commissariato, scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per iOS che Android: le richieste di segnalazioni che sono andate a buon fine sono state 631. Le segnalazioni ricevute dai cittadini sono state 246, i download play store 10mila, idownload iOs 7mila.

La campagna contro il cyberbullismo. La campagna di prevenzioneitinerante contro il cyberbullismo della Polizia Postale, ‘Una Vita da Social’, è stata selezionata dalla Commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo. Ha ottenuto oltre 98.000 like la relativa pagina Facebook che rappresenta di fatto il diario di bordo dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi eccellenti di tutte le tappe del tour e dove i giovani internauti possono riportare direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.

Gli incontri con gli studenti. Nel corso dell’anno sono stati fatti numerosi incontri educativi su tutto il territorio nazionale. Complessivamente sono stati contattati 500 mila studenti nell’ambito della campagna ‘progetto scuola’, con i rispettivi genitori e insegnanti, e oltre 1500 Istituti scolastici per i quali è stata messa a disposizione anche un’email dedicata: progettoscuola.poliziapostale@interno.it.

Fonte: La Repubblica

Una risposta

  1. buongiorno
    in passato mi è capitato di ricevere virus in diverse e-mail.
    Nella attività svolta per eliminarli ho scoperto che erano già segnalati nel sito della polizia postale.
    Ho proposto di inviare agli utenti registrati al sito un avvertimento per evitare di “cadere nella trappola”.
    Indubbiamente, oltre a rendere un positivo servizio, darebbe lustro alla attività della polizia postale.
    distinti saluti

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