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ENEL INVIA LE BOLLETTE E I SOLLECITI A UN INDIRIZZO SBAGLIATO, INSEGNANTE DI VENEZIA SI RITROVA SENZA LUCE E SENZA GAS. GRAZIE AD ADICO L’AZIENDA RESTITUISCE I SOLDI PER IL RIALLACCIO DELL’UTENZA

Si è ritrovato per una volta senza gas e per due volte senza luce, vivendo grandi disagi. Per ottenere l’allacciamento ha pagato circa 70 euro per il gas e 120 euro per le due disattivazioni dell’energia elettrica. Il problema, però, è che Marco Lo Russo, insegnante veneziano residente in Calle del Forno, non ha alcuna colpa per quelle bollette non pagate contestate dall’operatore, Enel, e per quei solleciti e avvisi di distacco dell’utenza annunciati dall’azienda. Infatti tutte le fatture, le raccomandate, le comunicazioni inviate dalla società all’insegnante sono finite a un altro indirizzo, come ammette la stessa Enel dopo l’intervento di Adico e dopo quasi un anno di battaglie da parte di Lo Russo, che nell’arco del 2015 ha inviato quattro raccomandate per risolvere l’arcano. Qualche giorno fa il fornitore di gas ed energia ha ammesso le proprie colpe addebitandole “a un disguido eccezionalmente occorso”. Nelle prossime bollette, dunque, l’uomo riceverà lo storno dei pagamenti effettuati per riallacciarsi ai contatori.

Tutto l’inghippo, a quanto pare, nasce a seguito di una voltura chiesta a fine 2014 da Lo Russo e dalla sua compagna. “A parte che non mi è mai arrivato nessun contratto cartaceo da firmare – spiega l’insegnante – attraverso il quale probabilmente avremmo risolto subito il problema, questa voltura ha vissuto vari travagli. Inizialmente le bollette sono arrivate all’indirizzo giusto, ma intestate ancora al vecchio intestatario. Dopo aver chiamato Enel per evidenziare questa cosa, non ci è più giunta alcuna bolletta”. Marco Lo Russo s’è dunque prodigato per capire cosa fosse successo ma a un certo punto s’è ritrovato senza gas. Ha chiesto il riallaccio immediato, ma successivamente gli è stata staccata due volte anche la luce. “Ho spiegato in più modi e con diverse raccomandate che noi non stavamo ricevendo né bollette, né solleciti e che quindi volevamo la restituzione dei soldi spesi per riallacciarci – continua il socio dell’Adico -. Ma niente da fare, non hanno voluto sentire ragioni. Non so neppure se abbiano letto tutte le mie comunicazioni, date le risposte che mi hanno fornito”.

L’insegnante veneziano ha dunque deciso di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico e qualche giorno fa è arrivata la risposta positiva dell’Enel. “L’azienda ha sbagliato a inserire nel gestionale il codice di avviamento postale – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Hanno scritto 30123 al posto di 30133 e a Venezia questo può ingenerare grande confusione. Siamo contenti che la storia si sia conclusa positivamente anche se rileviamo le grandi difficoltà che hanno i cittadini a rapportarsi con le aziende fornitrici le quali tendono a non accogliere i reclami, per quanto circostanziati, degli utenti. In questo caso il nostro socio non ha mollato e s’è affidato a noi ottenendo lo storno dei costi per il riallaccio. Molti altri avrebbero lasciato perdere, facendosi sfuggire la possibilità di far valere le proprie ragioni”.

 

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