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FOTOVOLTAICO DOMESTICO “A COSTO ZERO”: UN SOGNO GREEN DIVENTATO UN INCUBO

Si tengono continuamente aggiornati, hanno formato un gruppo whattsapp, si sentono praticamente ogni giorno perché una cosa è certa non hanno alcuna intenzione di mollare. Sono le “vittime” di una azienda padovana che propone pannelli fotovoltaici a costo zero, presentandosi come partner di Enel o di Eni a seconda dell’estro, e rifilando alla fine un impianto costosissimo e un finanziamento (mai annunciato) che sta creando veri e propri drammi familiari. Le denunce contro questa ditta sono molte ma, a quanto pare, i venditori continuano a imperversare in tutta Italia mantenendo sempre lo stesso atteggiamento. Quale? Per capirlo, pubblichiamo una lettera che il gruppo ha inviato alla nostra associazione nella speranza che, intanto, altre persone non cadano nel tranello. Omettiamo il nome dell’azienda perché attendiamo che le indagini facciano il loro corso. Ma il racconto delle persone che si ritengono “truffate” potrà di certo tornare utile a quanti abbiano ricevuto o stiano ricevendo la stessa proposta con identiche modalità.

Una sera qualsiasi, in una casa qualsiasi di una località qualsiasi del nostro Belpaese. Squilla il telefono. Sarà la solita inutile telefonata promozionale?

No, stavolta sembra proprio diverso. Si tratta di un’offerta fatta a nome di Enel o Eni: un impianto fotovoltaico a costo zero, basta essere proprietari di un tetto!… Tu magari hai già rifiutato altre proposte ma trattandosi di Enel (o di Eni) ti fidi e fissi un appuntamento con “l’incaricato”.

Il venditore si presenta bene, elegante, affabile e con una cartellina aziendale con la scritta in alto a sinistra “…….., agenzia di Enel Energia spa – mercato libero” e, a destra, “Enel, l’energia che ti ascolta”. E anche l’interno della cartellina è fitto di nomi di importanti partner tra cui Allianz e Unipol. Insomma sembra proprio una cosa seria!

Già, sembra! Perché adesso parte il gioco di prestigio che trasformerà il sogno “green” dell’ignaro cittadino consumatore in un incubo senza fine!

Gli agenti di vendita, molto ben addestrati dall’azienda, ti convincono che “Enel, per incentivare le energie pulite, sta montando in tutta Italia pannelli fotovoltaici sui tetti di abitazioni monofamiliari”.

“Praticamente” – ti spiegano – “voi fornite il tetto ad Enel e in cambio potete usare l’energia che vi serve. Quella in esubero sarà poi immessa nella rete”. “Pensiamo a tutto noi”, aggiungono. “Voi non dovrete sborsare neppure un euro! Ma bisogna fare in fretta perché è un’offerta ad esaurimento”. E così dicendo cominciano a farti firmare fogli sparsi che, dopo la tua firma, trattengono nella loro cartellina.

Poi, instaurato un clima di familiarità e fiducia (tanto che in alcuni casi si fermano a cena con la famiglia del cliente o accettano la frutta appena colta dall’albero), ti chiedono il codice IBAN (per l’accredito degli incentivi GSE), poi un CUD (per quel minimo di spese ineludibili che corrispondono a circa 300 euro). Mai, in nessun momento e in nessun modo, il venditore parla di accendere un finanziamento né nomina una banca o una finanziaria. Mai!

Alla fine, con la scusa di dover riportare i documenti in azienda per controfirmarli, ti lasciano solo la “proposta di adesione per casa efficiente”: nessun contratto di finanziamento e nessun altro foglio firmato. Questo, ovviamente, impedisce a chiunque di poter visionare con calma la documentazione, capire la reale portata di ciò che si è firmato e recedere dal contratto entro i 14 giorni di legge.

Solo quando arrivano le congratulazioni o i solleciti della banca o della finanziaria, scopri che il tuo impianto è tutt’altro che a costo zero!

Non lo sapevi ma hai firmato un finanziamento con rate da pagare per 10 anni alla DeutscheBank o a finanziarie come la Santander o Fiditalia.

E, dato che l’impianto installato da ………. o da ………. o da ……… (cambiano i nomi ma i padroni sono sempre gli stessi!):

1) ha prezzi superiori a quelli di mercato,

2) è di medio/basso livello e ha una scarsa produttività,

3) gli incentivi al fotovoltaico domestico dal 2017 non esistono più,

4) hai un finanziamento decennale su cui dovrai pagare gli interessi,

alla fine paghi l’energia elettrica circa mille euro in più all’anno, nonostante gli sgravi fiscali del governo Renzi.

Firmati i documenti, l’azienda e il venditore, prima così solerti, non si fanno più trovare, non rispondono, non fanno manutenzione e non dichiarano l’effettiva produttività dell’impianto. Ma se uno vuole recedere o denunciare il fatto, si fanno vivi prospettando denunce penali e recuperi del credito in sede civile. 

Nonostante le denunce e le segnalazioni di molte persone, questa azienda continua a proporre nuovi servizi con le stesse modalità, approfittando della solitudine del singolo consumatore che crede di essere l’unico fesso che “non ha compreso la reale portata del contratto sottoscritto” e quindi si colpevolizza fino a quando non capisce di non essere l’unico e che i venditori della ditta, così ben addestrati, continuano tranquillamente a vendere prodotti dai costi fuori mercato con modalità molto poco limpide, in tutta Italia e ad ogni ceto sociale!

Centinaia di famiglie hanno vissuto in questi anni un vero e proprio incubo, trovandosi a pagare delle rate esorbitanti senza in alcun modo avere scelto di farlo! In alcuni casi, pur di far cassa, l’azienda e la finanziaria non si sono nemmeno preoccupate di appurare se il cliente aveva altri finanziamenti in corso e in altri casi, pur di fare in fretta, sono stati fatti errori grossolani (come fare il piano di fattibilità sul tetto del vicino esposto a sud invece che su quello del cliente esposto a nord-est).

Per noi consumatori non è stato facile metterci in contatto, ma ce l’abbiamo fatta! Questa volta non siamo più soli. Ci siamo organizzati e da ora in poi lo saremo sempre di più. Renderemo pubblici questi fatti comunicandoli ai media, alle sedi nazionali dei partner di …….. e all’Antitrust, fermo restando ovviamente le denunce penali e civili che ciascuno di noi ha intentato o avvierà.

Chiediamo ai media di darci voce perché siamo consapevoli di essere solo la punta di un iceberg che coinvolge molte più persone e affari per milioni di euro.

Stiamo creando un coordinamento nazionale e preghiamo tutti quelli che hanno subito lo stesso nostro trattamento e che intendono sottoscrivere questa segnalazione collettiva o semplicemente desiderano un consiglio o un confronto, di contattarci sul blog http://blog.libero.it/wp/solemmare oppure sull’account facebook:lupo ulula (Torino).

Uniti possiamo farcela perché abbiamo dalla nostra parte la ragione e il diritto!

Enrica D.

Raffaella B.

Rosa V.

Angela P.

Antonella M.

Antonello S.

Enzo P.

Federico M.

Marina P.

Roberta

Teresa M

Tiziana E.

Enzo M.

Saverio M

Antonio D.

AntoninaC.

Luigi G.

Maurizio T.

Gian Luigi

Antonio F.

Demetria T.

11 risposte

  1. Ma la Giustizia italiana che fa? Si gratta la panza… Siamo un paese di cialtroni che lasciano in giro dei vermi a 2 zampe… almeno i cugini francesi ogni tanto si incazzano, noi ci grattiamo la panza!

    1. Salve, le consiglio di contattarci allo 041-5349637, siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  2. Salve. sono Tiziana E. una delle persone incappata nella Green Style. Azienda che di recente è stata condannata dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette. Vorrei ringraziare di cuore Adico, unica associazione di consumatori che da subito ci ha supportati in tutto il percorso. Grazie al presidente e a Gianluca Codognato. Ora speriamo di risolvere e uscire da questo incubo. Grazie

    1. SALVE
      E’ CAPITATO ANCHE A ME E NON SO COME USCIRMENE
      HO ACQUISTATO UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO
      Si sono presentati dicendo che erano dell’Enel (biglietto da visita)
      Poi hanno elencato a voce una serie di agevolazioni (che non si sono verificate)
      E per finire il tasso di interesse del finanziamento è stato comunicato solo dopo aver firmato…..
      GRAZIE

      1. Salve signora Monia, se vuole ci congtatti allo 041-5349637 dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19. Vediamo se possiamo aiutarla.
        Un saluto
        Gianluca Codognato
        uff. stampa Adico

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