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GIOVEDI’ CALDO E AFA DA BOLLINO ROSSO IN 13 CITTA’ : I CONSIGLI

Torna il caldo torrido in buona parte delle città d’Italia, complice l’anticiclone subtropicale che ha portato un sensibile rialzo termico soprattutto al Centro-Nord. Oggi il massimo livello di rischio caldo riguarda Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino, giovedì è previsto anche a Bologna, Frosinone, Genova, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Verona. È il massimo livello di rischio caldo, in una scala da 0 a 3, in cui spiccano anche 5 bollini verdi (nessun rischio), tra cui Palermo e Reggio Calabria.
E’ la seconda ondata di calore, dopo quella di giugno, a colpire l’Europa. In particolare in Francia, l’allerta arancione è stata estesa a 80 dipartimenti (in pratica su tutto l’Hexagone, eccetto che la costa mediterranea, la Corsica e la Bretagna). Bordeaux ha registrato il suo record di calura da quando sono cominciate le registrazioni: 41,1 gradi (il record precedente era del 2003, 40,7). Anche Belgio e Olanda hanno emesso un allerta per tutto il Paese. La Spagna ha lanciato un allerta per la regione di Saragozza, che il mese scorso era stata devastata dagli incendi scatenati proprio dal caldo eccessivo. Per l’Organizzazione meteorologica mondiale, l’ondata di caldo è “il segno del cambiamento climatico”. “Come abbiamo visto a giugno, (le ondate di caldo) stanno diventando più frequenti, iniziano prima e sono più intense. E non è un problema che passerà”, ha detto alla Bbc una portavoce, Claire Nullis.

Il colpo di calore: cosa fare

Il vademecum del ministero della Salute ricorda i sintomi e le precauzioni da prendere in caso di colpo di calore, o ipertermia. Si tratta di un disturbo provocato da un rapido aumento della temperatura corporea che si verifica in particolari condizioni climatiche: caldo molto intenso, alti tassi di umidità, mancanza di ventilazione. La presenza di tali condizioni può alterare i meccanismi deputati alla termoregolazione, con la conseguenza che il nostro organismo non riesce a disperdere il calore interno, come accade normalmente per mezzo della sudorazione e della vasodilatazione cutanea. In presenza di un colpo di calore, la temperatura interna può superare i 40°C, mentre la cute diventa calda e disidratata. È necessario intervenire tempestivamente perché i danni possono essere molto gravi e causare la morte.
Il colpo di calore può manifestarsi in ambienti all’aperto o in ambienti chiusi (spesso affollati) in cui la temperatura dell’aria elevata si accompagna generalmente anche a  elevati valori di umidità relativa e scarsa ventilazione. La vittima di un colpo di calore in un primo momento può avvertire un malessere generale con sintomi piuttosto vaghi, quindi possono manifestarsi crampi, vertigini, debolezza, confusione, annebbiamento della vista, cefalea, nausea e vomito, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali, con possibile perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) anche fino a 40-41° C, la pressione arteriosa diminuisce repentinamente, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione. Nei casi più gravi può seguire un danno degli organi interni (reni, polmoni, cuore, cervello) che può causare la morte.

I consigli anti-afa

L’innalzamento delle temperature, soprattutto se repentino, crea disagi soprattutto a bambini, gli anziani o le persone che hanno problemi di tipo cronico. Per questo l’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), oltre a ricordare il numero verde 800.80.30.28 per le emergenze, ha diffuso un utile vademecum anti-afa valido per tutte le categorie a rischio.

– Soggiornare in un ambiente con aria condizionata durante i periodi di estremo calore e umidità, regolare la temperatura tra i 25°c -27°c.
– Utilizzare ventilatori durante attività fisiche in ambienti chiusi.
– Evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa nelle ore più calde della giornata.
– Indossare abiti leggeri, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione.
– Bere frequentemente bevande leggermente raffreddate non gassate, non zuccherate, e non alcoliche, sono consigliati almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante).
– Non esagerate con il cibo: meglio non appesantire il sistema digestivo.
– Ridurre la temperatura corporea facendo bagni e docce con acqua tiepida, bagnare viso e braccia con acqua fresca.
– Utilizzare impacchi freddi, avvolti in un leggero strofinaccio di cotone, sull’inguine o sotto i polsi.
– Sono disponibili anche polsiere, fasce per il collo refrigeranti dai prezzi contenuti, ma anche gilet, canotte e giubbotti refrigeranti.
– Riposate quando ne sentite la necessità: a volte, certi sintomi, soprattutto se legati alla percezione dell’equilibrio possono essere pericolosi: evitiamo cadute e scivoloni.
– Evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde cioè dalle ore 11.00 Alle 18.00, se non assolutamente necessario.
– Arieggiare l’auto parcheggiata al sole prima di salire.
– Conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°c. Controllare sulle singole confezioni le specifiche modalità di conservazione.

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