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Gli operatori delle telecomunicazioni “superano” le compagnie di luce e gas. Nel 2019 boom di problemi con la telefonia

VENEZIA. Se fosse una classifica sportiva si potrebbe dire che il sorpasso è avvenuto da tempo. Nulla di cui andare fieri, sia chiaro, solo una considerazione prettamente statistica. Insomma, i problemi con le utenze telefoniche hanno ormai superato quelli legati a luce e gas. Questo almeno è ciò che risulta esaminando i casi seguiti dall’ufficio legale dell’Adico, termometro alquanto affidabile dei principali disagi del cittadino-consumatore. Sono ormai quotidiane, nel 2019, le segnalazioni e le richieste d’aiuto e di assistenza da parte di persone che contestano contratti, modalità e fatture della compagnie telefoniche. Non che manchino i problemi con le bollette dell’energia e del riscaldamento, naturalmente. Ma quelle relativa alle telecomunicazioni sono in netta crescita e così il lavoro dell’Adico che riesce a risolvere quasi tutte le vicende o solo con la diffida o portando il proprio socio innanzi al Co.Re.Com.

Una delle principali cause di contestazione riguarda la migrazione da un operatore a un altro. Operazione tutt’altro che immediata, dato che molti utenti si ritrovano con una doppia fatturazione che fa da contraltare a un’unica offerta.

Non mancano situazioni al limite del “raggiro” quando i venditori propongono al cliente la fibra assicurando la piena copertura nella zona, copertura che poi si rivela inesistente (e, a quel punto, non si potrà più tornare all’adsl).

Anche chiedere la disattivazione da un contratto nasconde varie insidie. In primo luogo i costi non sono mai chiari e spesso contemplano  richieste molto esose (e ingiustificate). In più la migrazione da una azienda a un’altra, che dovrebbe avvenire nell’arco di un mese, molte volte si prolunga molto più del dovuto e diventa un incubo per i diretti interessati.

Il pagamento del modem è per molti un vero e proprio rebus. A parte che da qualche tempo non c’è più l’obbligo per l’utente di utilizzare gli strumenti di collegamento forniti dalla compagnia telefonica, ci sono persone che hanno disdetto il contratto da tempo e continuano a ricevere le rate per il pagamento del modem.

Succede quasi sempre, poi, che le offerte non si rivelino mai quelle prospettate dal venditore e quindi si pagano fatture ben più alte rispetto a quanto si credeva.

Infine, proseguono le segnalazioni per attivazioni non richieste che “portano via” soldi e qualche volta svuotano il credito in pochissimo tempo.

“In tutti i casi segnalati si può intervenire facendosi aiutare da persone esperte – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -.  Il primo consiglio che diamo, però, è di pretendere la massima trasparenza dagli operatori telefonici e di  leggere sempre bene il contratto soprattutto per ciò che riguarda costi di disattivazione e spese per il modem. Per il resto, tutto si può risolvere o cercando una mediazione con la controparte o facendosi assistere per presentarsi al Co.Re.Com”.

Adico è aperta dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19 (telefono: 041-5349637).

 

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