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GRAZIE AD ADICO HERA ANNULLA IL CONTRATTO “NON RICHIESTO” A UN PENSIONATO MESTRINO

MESTRE-VENEZIA. Si era ritrovato da un giorno a un’altro con un nuovo fornitore di luce e gas, senza averne fatto esplicita richiesta. Tutto a causa di un venditore porta a porta che gli aveva fotografato con il telefonino le bollette e la carta d’identità. Ora, però, G.Z., pensionato mestrino residente in via Emo, può dormire sonni tranquilli perché, grazie al tempestivo intervento dell’Adico, Hera, l’azienda che si era sostituita al precedente fornitore (Enel), ha annullato il contratto caratterizzato da un palese “vizio del consenso”. “Siamo molto soddisfatti del risultato – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – soprattutto perché è stato raggiunto in tempi molto brevi e la cosa non è scontata. Resta l’amarezza per un comportamento che viene reiterato da troppe aziende o, meglio, da troppi venditori porta a porta che lavorano per società terze le quali si occupano appunto di trovare nuovi clienti. Questi comportamenti scorretti dovrebbero essere severamente puniti dalle ditte fornitrici committenti. Ma, a quanto ci risulta, ciò non succede”.  La vicenda risale alle due del pomeriggio di un caldo e umido martedì  17 luglio. Il pensionato apre la porta a un venditore munito di cartellino con la scritta “Next”. L’uomo si presenta come incaricato di una municipalizzata per il controllo delle tariffe  ma G.Z. non lo fa entrare. A quel punto il venditore richiede due bollette, una del gas e  una della luce, e le fotografa. Poi, con una scusa, fotografa anche la carta d’identità del pensionato  e se ne va. Il 72enne, ex assicuratore, pur stupito dal comportamento e pentito di aver permesso quelle foto con il telefonino, è comunque tranquillo, perché non ha firmato nulla. Ma dopo qualche giorno, aprendo la cassetta delle lettere, trova una missiva che gli comunica il passaggio della fornitura di luce e gas con un altro fornitore, la Hera. Secondo quanto emerso, in quei giorni i venditori hanno battuto tutta la zona di via Bissuola, “concludendo” diversi contratti. Per questo, conclude Garofolini, “chiunque sia stato raggirato o ritenga di esserlo stato può rivolgersi al nostro ufficio legale”.

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