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IMPIEGATO VENEZIANO RICEVE UNA BOLLETTA DELLA LUCE DA 4.300 EURO. GRAZIE ALL’INTERVENTO DELL’ADICO NE DOVRA’ PAGARE SOLO 27

VENEZIA. Quando si riceve una bolletta esorbitante e inattesa, non bisogna rassegnarsi e pagare. Possono esserci anomalie, importi prescritti, errori. Come nel caso di A.P., 55enne impiegato di Cannaregio, che nel 2016 ha ricevuto a casa da parte dell’Eni una fattura di conguaglio della luce de 4.300 euro, cifra considerata da subito sproporzionata e non giustificata  e quindi meritevole di contestazione. La battaglia dell’uomo, però, non è stata semplice come succede spesso agli utenti-consumatori quando provano a ottenere “giustizia” da soli, confrontandosi con operatori e fornitori. In questi  giorni, però, grazie all’intervento dell’ufficio legale dell’Adico e al buon rapporto di collaborazione fra l’associazione e l’Eni, la bolletta da 4.300 euro si è ridotta a 27 euro. Una differenza non certo irrilevante!  “Ogni tentativo di soluzione bonaria e di richiesta di delucidazioni avviato autonomamente dal nostro socio tramite l’assistenza clienti del fornitore non è andata a buon fine – racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. A un certo punto l’uomo ha deciso di rivolgersi al nostro ufficio legale che ha analizzato la situazione, evidenziando in quell’importo molte incongruenze”. Due, in particolare, le contestazioni presentate. Anzitutto, l’azienda aveva erroneamente applicato all’utente di Cannaregio una tariffazione per uso domestico non residente, invece di uso domestico residente. In secondo luogo, una fetta importante del conguaglio è prescritta.  “La comunicazione che ci è arrivata da Eni in questi giorni ha fatto tirare un gran sospiro di sollievo al nostro socio – conclude Garofolini  -. L’importo dovuto è passato da 4.300 a 27 euro, un bella riduzione!  La vicenda dimostra chiaramente che non bisogna mai arrendersi di fronte a bollette che consideriamo esorbitanti, soprattutto a quelle di conguaglio che possono contenere importi già prescritti quindi non più dovuti. Molte persone chiamano il fornitore e si sentono dire che la fatturazione è giusta e che si può pagare rateizzata. L’utente si sente più tranquillo per aver ottenuto la dilazione e non prosegue nella contestazione. Invece, come dimostra il caso del nostro socio di Cannaregio, se si ha anche il minimo dubbio, meglio farsi assistere da qualche  esperto”.

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