Nessun segnale di ripresa da parte dell’industria made in Italy. Settembre fa peggio di anche agosto e su base annua il dato è il più pesante degli ultimi 12 mesi. La produzione è calata dello 0,9% congiunturale a settembre (indice destagionalizzato, a parità di giorni lavorativi) ed è salita dello 0,1% tendenziale (indice grezzo). Da inizio anno, complessivamente, l’indice è calato di 2,5 punti a quota 89,8 punti: è il dato peggiore dal settembre 2012.

Lo rende noto l’Istat, spiegando che l’indice corretto per i giorni lavorativi, invece, (22 contro i 21 di settembre 2013) segna una calo tendenziale del 2,9%, il peggiore da un anno. Nel trimestre luglio-settembre il calo è stato dell’1,1% congiunturale, il peggiore dal quarto trimestre 2012, così come nei 9 mesi (-1,1% tendenziale grezzo).

A preoccupare gli addetti ai lavori è il fatto che la produzione industriale a settembre abbia variazioni negative in tutti i comparti. A scendere più di tutte è la produzione di beni di consumo (-3,2%), seguita dai beni strumentali (-2,4%), l’energia (-1,5%) e in misura “più lieve”, i beni intermedi (-0,8%).

Tra i dati positivi si registra l’aumento dalla produzione di autoveicoli. A settembre il dato corretto è cresciuto del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2013: nella media dei primi nove mesi dell’anno il settore, secondo i dati corretti per gli effetti di calendario, è cresciuto del 6,2%  rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo Confindustria, ci dovrebbe essere stato un recupero a ottobre: il centro studi di viale dell’Astronomia stima un incremento della produzione industriale dello 0,4% in ottobre su settembre (-0,9% su mese). Nel terzo trimestre del 2014 la produzione è diminuita dell’1,1% sul precedente, in ulteriore peggioramento dal -0,5% che si era registrato nel secondo trimestre e al -0,1% nel primo. Secondo il Csc, nel quarto trimestre si avrà una variazione congiunturale acquisita di -0,1% (-0,5% ereditato dal terzo). Questa dinamica è coerente con calo del Pil dello 0,2% nei mesi estivi (-0,4% la variazione acquisita per il 2014).