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La porta del bus si apre all’improvviso fratturandole il polso. Tramite Adico impiegata mestrina chiede un risarcimento ad Actv

MESTRE. Prendere l’autobus a volte può essere pericoloso, come testimoniano i tanti soci che si rivolgono alla nostra associazione per denunciare cadute traumatiche causate da frenate poco ortodosse o dall’eccessiva velocità tenuta dal conducente. Anche P.C., 57enne impiegata mestrina,  è “vittima” di un incidente all’interno di un mezzo Actv ma la dinamica dell’infortunio ha caratteristiche diverse dal solito. La donna, infatti, ha subito la frattura del polso per l’improvvisa apertura delle porte del bus, che, urtandole il gomito destro, le hanno provocato la compressione del polso stesso. Ora la donna – che ha avuto una prognosi di un mese e che in questo periodo è stata costretta a restare a casa da lavoro – si è rivolta allo sportello “risarcimento danni”  dell’Adico per contestare all’azienda le proprie responsabilità e richiedere un risarcimento per le spese affrontate a causa dell’incidente. La disavventura è capitata lo scorso 17 luglio nel rione Pertini. Era mattina e P.C.  si stava recando nel luogo di lavoro. Una volta salita sul mezzo le porte si sono chiuse e la donna si è appoggiata alla sbarra dell’obliteratrice. All’improvviso, però, l’autista ha riaperto lo sportello che ha colpito il gomito dell’impiegata mestrina facendo incastrare il polso fra l’obliteratrice e il vetro che separa i sedili dalla parte anteriore dell’autobus. La donna, vinta dal dolore, s’è dunque recata all’ospedale dove le è stata riscontrata la frattura del polso destro e le è stato applicato il gesso. “Tramite il nostro ufficio legale – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – abbiamo scritto ad Actv che ha trasmesso la nostra contestazione alla propria assicurazione. La dinamica dell’incidente è chiara come a nostro avviso sono chiare le responsabilità dell’azienda. Ci auguriamo dunque che venga accordato al più presto un adeguato risarcimento contando che la nostra socia ha affrontato diverse spese ed è rimasta a casa un mese da lavoro. Siccome abbiamo vari casi di persone che si rivolgono a noi sia per incidenti in autobus che in vaporetto, chiediamo da tempo la definizione di un tavolo con l’azienda al fine di trovare dei canali più diretti per risolvere queste situazioni che coinvolgono con una certa frequenza gli  utenti Actv”.

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