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“LA TASSA DI SBARCO? ANDREBBE RESTITUITA A CHI PAGA GIA’ PARCHEGGI E TRASPORTI”. GAROFOLINI MINACCIA RICORSI CONTRO L’IMPOSTA DECISA DAL COMUNE DI VENEZIA

VENEZIA. «La tassa di sbarco? Giusta solo in linea di principio, dato che viene giustificata come un contributo per i turisti mordi e fuggi che vengono a Venezia senza spendere. Ma se questi stessi ospiti di Venezia pagano per parcheggi e trasporti pubblici o soggiorno negli hotel, alla fine la tassa di sbarco dovrebbe essere restituita». A sostenere questa tesi è Carlo Garofolini, presidente da vent’anni dell’associazione di consumatori Adico, da tempo impegnato nel contrastare la pressione fiscale a livello locale. Dopo avere ingaggiato una lotta corpo a corpo con il Comune per le multe elevate per il transito nelle zone a traffico limitato di Mestre (ora sospese quasi ovunque), finisce nel mirino la tassa che potrebbe portare nelle casse di Ca’ Farsetti una quarantina di milioni l’anno. «L’idea di tassare i turisti che non consumano a Venezia è irreale – spiega Garofolini – perché un ospite che arriva in centro storico ha già pagato il parcheggio sulle strisce blu (o al Tronchetto, ndr), la Ztl bus, la tassa di soggiorno negli hotel o il trasporto pubblico senza le agevolazioni per i residenti. In sostanza – prosegue il leader dell’Adico – la tassa di sbarco dovrebbe essere nella maggior parte dei casi restituita». Se così non fosse, l’associazione non esclude fin d’ora di contrastarne l’applicazione con gli strumenti di legge, ovvero con un ricorso al Tar nei confronti del Comune o con un eventuale ricorso alla Consulta contro la manovra del Governo. «Questo perché in caso contrario si finirebbe per avallare la privatizzazione delle città, perché dopo Venezia potrebbero fare lo stesso Firenze, Roma e altre località turistiche. Ma una città, con le sue strade e i suoi monumenti, è per principio un bene pubblico che dev’essere liberamente fruibile da tutti».

Fonte: Il Gazzettino di Venezia e Mestre

2 risposte

  1. i turisti mordi e fuggi non sono come la barbie che non fa i bisognini e lo smaltimento di questi “regalini” li pagano i cittadini a cui vanno aggiunti i resti degli spuntini lasciati anche nelle strade

  2. Certo ,sono d’accordo a questo punto torniamo indietro di 40 anni e rimettiamo anche i Dazzi .
    Egoisti e incapaci governanti che sanno solo mettere balzelli alla povera gente senza toccare la casta.

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