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L’AGEVOLAZIONE PRIMA CASA? “GIA’ UTILIZZATA VENTUNO ANNI PRIMA”. L’AGENZIA DELLE ENTRATE CHIEDE 6 MILA EURO A UNA PENSIONATA. GAROFOLINI: “BASTA SALASSI, SERVE UNA RIFORMA FISCALE”

L’Agenzia delle Entrate colpisce ancora. Vittima predestinata? Una pensionata veneta di 76 anni, colpevole di aver usufruito nel 2015 di una agevolazione prima casa nella fase di successione (le era morto il marito) pur avendo già sfruttato la stessa opportunità nel 1997, ventuno anni prima. Una colpa che l’Agenzia delle Entrate le ha contestato qualche giorno fa, richiedendo il pagamento di circa 6 mila euro (praticamente sei mesi di pensione!) che comprendono naturalmente un 30% di more e di sanzioni, derivanti dalla irregolarità contestata e ritenuta evidentemente molto grave dal Fisco italiano. “Quando la nostra socia ha aperto la busta – racconta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ha rischiato un malore. Chiaramente quando sono state fatte le pratiche al Caf era sfuggita questa richiesta di agevolazione, essendo avvenuta 21 anni prima. E così, in un cartella di varie pagine in cui si accusa la pensionata di aver violato più disposizioni, come si trattasse di una delinquente, si intima al pagamento di circa 6 mila euro. Non si tiene conto di nulla: dell’età, della buona fede, del fatto che l’agevolazione fosse stata richiesta nel 1997. All’Agenzia tutto questo non interessa di certo, l’unica cosa che vuole è che la pensionata le sborsi quei 6 mila euro”. In tale contesto, continua Garofolini, “è sconcertante vedere come lo Stato tartassi i propri cittadini, soprattutto i possessori di casa, contro i quali è facile agire, e i pensionati che hanno un reddito sicuro. Tra l’altro prende soldi agli eredi, sottraendo migliaia di euro senza alcun motivo a persone che devono già affrontare il dolore per la scomparsa di un proprio caro. Una vergogna. Ovviamente il nostro ufficio legale sta valutando la possibilità di un ricorso. Noi intanto lanciamo un appello affinché il nostro Fisco sia altrettanto solerte con chi davvero commette irregolarità, evade, truffa, come lo è con i pensionati e contro chi, pur in totale buona fede, commette delle dimenticanze insignificanti. Il nuovo governo dovrà avviare davvero una seria riforma fiscale”.

4 risposte

  1. MA COME SI PUO’ !!!!!! ma dove hanno il buonsenso, aldilà del rispetto delle leggi La riforma fiscale è urgente e indispensabile. Non si possono perdere anni, soldi ecc. per delle cose impossibili da capire per menti normali di gente normale. Le menti eccelse fanno questp ed altro. Tutti i giorni se ne sentono a decine. VERGOGNA

    1. Salve e grazie per l’intervento. Ci auguriamo davvero che cambi qualcosa perché in questo modo si rovinano le famiglie e si mandano sul lastrico le persone anziane.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      ufficio stampa Adico

  2. scusate , ma dopo i 5 anni uno puo’ vendere la prima casa senza obbligo di riacquisto , per quale motivo la signora ha evaso ? dopo tale periodo non ci dovrebbero essere richieste di compenso da arte dell’agenzia delle entrate .
    mi sbaglio ?

    1. Salve, la questione della signora è molto più articolato. L’errore di base è stato commesso dal Caf in fase di successione che non ha tenuto conto dell’agevolazione richiesta 21 anni prima. La vicenda però fa emergere molti elementi che lasciano perplessi. In primo luogo, pare assurdo che una povera pensionata a cui è morto il marito, debba pagare per ricevere in eredità una casa in cui ci abita praticamente da sempre. E poi le sanzioni, che rappresentano il 30% della cifra richiesta quindi circa 2 mila euro, non tengono mai conto della buona fede delle persone…6 mila euro per una pensionata sono una enormità….e qui non ci troviamo certo di fronte a una truffatrice. Distinti saluti

      Gianluca Codognato
      ufficio stampa Adico

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