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L’ANZIANA ZIA (DECEDUTA) NON PAGA UNA BOLLETTA DELLA LUCE, IL FORNITORE TOGLIE L’ENERGIA ELETTRICA AL NIPOTE. PER UN ERRORE DI ILLUMIA DA LUGLIO PENSIONATO MESTRINO E’ COSTRETTO A VIVERE FUORI CASA. GAROFOLINI: “CHIEDEREMO UN ADEGUATO RISARCIMENTO”

Da luglio è costretto a farsi ospitare dagli amici in montagna o dai figli, a Mestre, dato che a casa sua, in via Einaudi, ormai non c’è più la corrente elettrica. Utente moroso, in ritardo con i pagamenti? Nient’affatto. Giorgio Giorgi Lodetti, 72 anni, pensionato mestrino, è solo vittima delle imprevedibili aziende che forniscono energia elettrica e gas e, in questo caso, della società Illumia, di cui Lodetti non è neppure cliente. Il pensionato, infatti, ha subito prima l’abbassamento di corrente e poi la totale interruzione per una bolletta non pagata (ma non dovuta) dall’anziana zia deceduta ad aprile e residente in tutt’altra abitazione, a Venezia, nel sestriere di San Marco 5471. Ma com’è possibile togliere la luce a una persona per la morosità, o presunta tale, di un’altra? Beh, a quanto pare può succedere. “Il 30 aprile scorso – racconta il socio dell’Adico – mia zia è venuta a mancare. Lei era stata cliente Illumia fino a febbraio e le bollette dell’energia elettrica sono state pagate all’azienda fino alla scadenza di aprile 2016. Successivamente ne sono arrivate altre, dopo la morte di mia zia. Non sono state pagate perché non dovute”. Ai primi di luglio, Giorgio Giorgi Lodetti, che in via Einaudi ha come gestore Edison, s’è ritrovato con la fornitura di energia depotenziata senza alcun preavviso. “Ho vissuto qualche giorno con il solo frigorifero funzionante E la normale illuminazione, dopo di che mi sono trasferito dai miei figli – spiega Lodetti -. A metà luglio mi sono reso conto che mi avevano staccato la luce definitivamente”. Dopo varie ricerche, l’uomo ha scoperto che a far bloccare la fornitura era stata Illumia. E ha scoperto, così, che “per uno strano disguido accaduto telefonicamente al momento della stipula del contratto di mia zia con Illumia, il Pod risulta identico al mio personale che avevo da anni. Ho provato in mille modi a risolvere la situazione, ma non ci sono riuscito”. Il pensionato s’è dunque affidato all’Adico, che ha scritto all’azienda chiedendo la riattivazione della fornitura bloccata e il risarcimento di tutti i danni subiti dal 72 enne mestrino. “E’ una situazione incredibile – commenta Carlo Garofolini, presidente Adico -. Un gestore può bloccare la fornitura di un utente che è cliente di un altro gestore. E il tutto per una dubbia morosità in un’altra abitazione e per un pod uguale per utenti diversi. Senza contare che l’energia elettrica è stata tolta senza alcun preavviso. Secondo quanto ricostruito dal nostro socio gli errori sono stati commessi solo da Illumia. E dato che il pensionato è tuttora costretto a vivere fuori casa, all’azienda abbiamo chiesto un risarcimento per i gravi disagi vissuti e che non sono in nessuna maniera imputabili a lui”.

 

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