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L’AUTORITHY DELL’ENERGIA: “LA SITUAZIONE DEI CONTATORI RESTA CRITICA”

La bolletta è nuova, ma i contatori per la rilevazione no. Con il rischio che nonostante i richiami delle autorità competenti, gli utenti siano spesso costretti a pagare sulla base dei consumi presunti anziché effettivi. E se i contatori per l’elettricità di fatto ci sono ma non sono omologati da nessun ente terzo, quelli del gas proprio quasi non esistono. E’ quanto emerge dall’indagine conoscitiva dell’autorità dell’Energia sulla “Fatturazione del mercato retail 2013” effettuata in collaborazione con il nucleo speciale Tutela mercati della Guardia di Finanza. Tra le principali risultanze del resoconto emerge come al 2013 nel settore elettrico i contatori non telegestiti fossero ancora il 2% del totale (circa 750 mila) e per il 4% degli stessi si registrassero insuccessi nella telelettura. Per il settore gas, invece, il processo di installazione dei contatori elettronici è appena agli inizi, meno dell’1% del totale. Si registrano poi ritardi nella messa a disposizione delle letture (nel settore elettrico il 2,7% dei dati non perviene ai venditori entro i termini previsti dalla regolazione, il 28,1% nel gas) ed era ancora alto il ricorso a stime dei consumi da parte dei distributori (il 5,3% delle misure nell’elettrico, il 16,9% nel gas). Nel complesso nel settore elettrico sono l’11% le fatture stimate e il 9% quelle miste (con consumi effettivi e con stime). In particolare la percentuale di fatture stimate o miste è del 15,4% nella maggior tutela e del 31,4% nel mercato libero (come a dire che gli utenti più penalizzati sono quelli che hanno lasciato l’ex monopolista). Il 14% delle fatture per i clienti domestici elettrici presenta conguagli, il 16% stime di coda. Per quanto riguarda il gas, oltre la metà delle fatture presenta consumi stimati, mentre il 27,2% contiene conguagli. Sempre nel settore del gas, quasi la metà dei clienti effettua autoletture volontarie per sopperire alla sostanziale assenza di misuratori elettronici e alla diffusa presenza di misuratori collocati all’interno dei fabbricati, pertanto non accessibili in assenza dei titolari o di altre persone autorizzate. Per far fronte alle criticità emerse, l’Autorithy ha introdotto ulteriori proposte per arrivare a bollette sempre più basate su consumi effettivi. Nel dettaglio sono, quindi, previsti nuovi obblighi di lettura, incentivi all’utilizzo dell’autolettura, l’incremento della periodicità di invio delle bollette e indennizzi automatici per ritardi, il divieto di fatture “miste”, cioè con dati effettivi e stimati, nel caso di scelta di fatturazione mensile, oltre che tempi certi per le bollette di chiusura in caso di cambio fornitore, voltura o disattivazione. Tra le poche note positive, l’authority rileva il calo delle contestazioni.

Fonte: repubblica.it

Una risposta

  1. Ho avuto alcuni problemi economici, prima che cambiassi operatore, proprio per colpa delle bollette basate sui consumi presunti e non su quelli effettivi, che comunque mi prodigavo a inviare in tempo per evitare di avere conti salatissimi.
    Poi ho incontrato un agente che mi ha spiegato nel dettaglio COME funzionano i contatori, QUANTO davvero si può risparmiare su una bolletta e CHI tenta sempre di raggirarti. Insomma, Enegan mi ha convinta perchè spesso la sincerità conta più di risparmi promessi in bolletta e mai mantenuti!

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