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L’ENI GLI STACCA LA FORNITURA ALL’IMPROVVISO, ESERCENTE MESTRINO COSTRETTO A TENERE CHIUSO IL BAR PER UNA SETTIMANA. INTERVIENE L’ADICO. GAROFOLINI: “ANCHE A CAUSA DI QUESTA DISAVVENTURA IL NOSTRO SOCIO HA DECISO DI VENDERE IL LOCALE”

MESTRE. Tutto è cominciato lo scorso giugno quando, da un giorno all’altro, il suo locale, lo Snack bar Jennifer di via san Pio X, s’è ritrovato improvvisamente senza energia elettrica. Da lì per Paolo De Lazzari è cominciata una vera e proprio odissea, a causa di alcune fatture dell’Eni (per un totale di oltre 2 mila euro) che l’azienda continua a contestargli anche se sono state pagate. Per una settimana Paolo De Lazzari ha dovuto tenere le serrande abbassate con conseguenti perdite economiche sia per il mancato guadagno sia per il deterioramento di alcuni prodotti. L’uomo si è dunque rivolto all’ufficio legale dell’Adico che ha provveduto a contestare la sospensione della fornitura (tra l’altro non comunicata) e per evidenziare che le fatture in questione sono state pagate regolarmente. “La vicenda ha aspetti paradossali – commenta Carlo Garofolini – e speriamo che se ne venga a capo il prima possibile anche se, come ci ha annunciato il nostro socio, a ottobre cederà il bar pure per colpa di quanto accaduto con il fornitore. Il problema, con ogni probabilità, parte da una bolletta da circa 400 euro che era sfuggita all’esercente, il quale non ha l’addebito in banca, ma che è stata poi pagata regolarmente dallo stesso”. La sospensione dell’energia elettrica, avvenuta senza alcuna comunicazione  e quindi all’improvviso, ha creato un enorme disagio a Paolo De Lazzari che, grazie all’intervento dell’Adico, ha riottenuto la fornitura anche se per sette giorni lo snack bar Jennifer è rimasto chiuso. Ora, però, la situazione non si è ancora risolta. Anzi. “Eni – prosegue Garofolini – continua a sostenere di avanzare dall’uomo oltre 2 mila euro per bollette non pagate. Noi invece abbiamo le copie dei bonifici e dei bollettini postali che indicano che tali fatture sono state onorate. Auspichiamo una rapida risoluzione del problema anche se il nostro socio ha già subito un grave danno tenendo chiuso il bar per una settimana e questo di certo non è un bel messaggio per il mondo del commercio. Naturalmente stiamo valutando la possibilità di richiedere un risarcimento a Eni per le perdite subite dall’esercente durante la sospensione della fornitura”.

 

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