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L’INCUBO DEGLI UTENTI TREVIGIANI? BOLLETTE TROPPO ELEVATE E “STALKING” COMMERCIALE DA PARTE DEI CALL CENTER. NEL 2016 BOOM DI SEGNALAZIONI ALL’ADICO

Bollette troppo alte rispetto ai normali consumi e “stalking” commerciale da parte dei call center. Nell’intricato mondo delle forniture sono queste, nel 2016, le principali problematiche segnalate all’Adico dagli utenti trevigiani. In crescita anche i distacchi per morosità e i contratti mai richiesti. L’indagine condotta dalla nostra associazione e relativa ai casi denunciati in vari modi (sito, telefonate, mail) da famiglie della Marca e in parte seguiti dal nostro ufficio legale, pur non avendo pretese  puramente statistiche, indica un trend ben consolidato. Rispetto al 2014, quando Adico registrò anche nel Trevigiano un boom di “bollette pazze”, ovvero fatture dagli importi spropositati frutto spesso di conguagli errati, nel 2016 il problema riguarda bollette troppo alte rispetto ai consueti consumi. A settembre, soprattutto, in molti si sono rivolti alla nostra associazione per contestare bollette del gas eccessive, caratterizzate fra l’altro da riconteggi non meglio specificati e tasse (imposte varie più Iva) molto più elevate rispetto alla spesa per il consumo effettivo. Dalla Marca in due anni le segnalazioni per fatturazioni troppo alte sono cresciute del 77,3%. Quasi ingestibile la situazioni della chiamate commerciali. Nel 2016 sono più che raddoppiate le richieste di aiuto alla nostra associazione: come ci si può difendere dallo stalking commerciale dei call center? Più che raddoppiati anche i casi di interruzione della fornitura a seguito di morosità qualche volta dubbie. “Come rilevato per Padova e Venezia – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – in provincia di Treviso quest’ anno registriamo un aumento considerevole dei casi di bollette troppo alte. A differenza delle bollette pazze, qui le cifre sono più contenute ma comunque non coerenti con i reali consumi. Ne abbiamo contestate tante e nel 95% dei casi le aziende fornitrici hanno stornato gli importi, cancellando a volte l’intera fattura”. Per quanto riguarda invece le chiamate dei call center, che anche nel Trevigiano appaiono scatenati, “come associazione non possiamo fare molto se non consigliare di iscriversi al registro delle opposizioni che non risolve il problema ma lo riduce”. Per quanto riguarda le situazioni più delicate, i distacchi della fornitura, spiega Garofolini, “il nostro intervento diventa fondamentale perché, grazie ai canali che abbiamo con i responsabili delle varie aziende fornitrici, riusciamo in tempi brevi a risolvere un problema che da solo l’utente non riuscirebbe a dipanare se non dopo tanto tempo. E stare senza gas o senza energia elettrica per settimane non è facile”. Continua invece imperterrita la “consuetudine” da parte dei fornitori di stipulare contratti telefonici in modo poco chiaro. “Tanti trevigiani, soprattutto anziani, si ritrovano da un giorno all’altro con un altro fornitore senza averne fatto richiesta – commenta il presidente dell’Adico -. Questo succede perché i contratti stipulati per telefono sono purtroppo “legali”, ma tante volte i call center strappano un “si” all’interlocutore senza che questo se ne accorga. Qualche compagnia riesce addirittura a stipulare contratti senza aver mai sentito il diretto interessato. Anche in questi casi l’intervento dell’associazione diventa fondamentale”.

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