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MAXIBOLLETTA DEL GAS DA OLTRE 11 MILA EURO PER UN 94 ENNE DI CAORLE CHE VIVE CON IL FIGLIO DISABILE. INTERVIENE ADICO

CAORLE (VENEZIA). Quando si riceve una maxibolletta di conguaglio della luce e del gas si resta solitamente turbati e spiazzati. Se poi chi la riceve ha 94 anni beh, allora la situazione diventa ancora più “pericolosa” e imprevedibile. E in effetti A.A., classe 1923, pensionato di Caorle, ha rischiato di essere colpito da un malore quando, alcuni giorni fa, ha aperto la fattura del gas inviatagli dall’azienda Engie, ex Gdf Suez, e si è reso conto che l’importo richiesto dal fornitore era stratosferico: 11.740,50 euro. Per l’uomo, che vive assieme al figlio 68 enne invalido al 75%, è stato un vero e proprio choc tanto più che entrambi non sono in grado di affrontare la situazione da soli. Per questo è dovuta intervenire la figlia del pensionato – che vive in Belgio ma è venuta in Italia per le festività natalizie – la quale ha contattato immediatamente l’ufficio legale dell’Adico per chiedere un aiuto. La fattura del gas contiene ricalcoli dal 2011 al 2017, anche se le precedenti bollette, alcune di importo notevole, sono state pagate tutte con regolarità. Inoltre né il 94enne né il figlio si ricordano di aver mai sottoscritto un contratto con la Engie e dal 2011 hanno pagato le fatture senza rendersi conto di non essere più con il loro vecchio gestore, Eni. L’attuale fornitore, contattato dalla sorella del 94enne di Caorle, non ha fatto una piega, confermando la correttezza della bolletta e “concedendo” una rateizzazione di 500 euro al mese. “Il nostro ufficio legale sta analizzando il caso – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – e ha già inviato una diffida all’azienda. Anzitutto per contestare l’assenza di un contratto scritto. Quello che ci è stato portato in sede non è firmato e contiene un sacco di dati sbagliati. In più chiediamo una rettifica della bolletta, anche perché le fatture dal 2011 al 2012 sono prescritte. Siamo convinti che questo conguaglio sia assolutamente errato ma, ripeto, sono molte altre le cose che non capiamo di questa fornitura. Il fatto particolarmente odioso è che la bolletta sia arrivata a un 94enne che vive con una piccola pensione maturata tra l’altro quando lavorava in Belgio, e al figlio disabile, ex bidello, anche lui beneficiario di un misero assegno pensionistico”. In tale  contesto, conclude Garofolini, “plaudiamo all’iniziativa della camera dei deputati che ha finalmente approvato all’unanimità la proposta di legge che porta la prescrizione dei conguagli dagli attuali 5 anni a 2. Non è più possibile mandare a casa della gente maxi conguagli come quello ricevuto dal nostro socio di Caorle”.

 

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