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“I PASSEGGERI HANNO L’OBBLIGO DI SOSTENERSI IN MODO ADEGUATO”. L’INCREDIBILE RISPOSTA DI ACTV ALLA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DI UN 86 ENNE CADUTO IN AUTOBUS DOPO LA RIPARTENZA BRUSCA DEL MEZZO. GAROFOLINI: “MOTIVAZIONE SCONVOLGENTE”

Lo scorso 4 dicembre era caduto in autobus al Lido riportando un trauma cranico, la frattura della costola e ferite di varia natura. Per questo tramite la figlia s’era rivolto all’ufficio legale dell’Adico, al fine di richiedere un risarcimento. Risultato? Per l’assicurazione di Actv, Unipol, l’azienda non ha alcuna colpa di quanto accaduto perchè “vi è l’obbligo per i passeggeri di sostenersi in modo adeguato agli appositi sostegni”. E poco conta che si stia parlando di un uomo di 86 anni (ex gondoliere) il quale è rovinato a terra appena salito sul bus a causa della brusca ripartenza del mezzo, ammessa dallo stesso conducente. Poco importa, anche, che i residenti del Lido protestino da tempo per l’eccessiva velocità tenuta dagli autisti del Lido e che gli stessi autisti, tramite il sindacato, abbiano ammesso di correre forte per rispettare gli stringenti orari imposti dall’azienda. Poco importa, perchè secondo Unipol l’86enne avrebbe dovuto avere la prontezza, l’abilità, la scioltezza di affrontare quell’improvvisa e innaturale ripartenza del mezzo sostenendosi agli appositi sostegni con la forza e l’agilità di un ventenne. “Siamo sconvolti dalla risposta che ci è stata fornita – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, che sta tutelando gli interessi dell’uomo nei confronti dell’azienda – capiamo le esigenze di contenere i costi e quindi di evitare il più possibile qualsiasi forma di risarcimento, ma qui stiamo paventando il ridicolo. Dopo che abbiamo raccontato la vicenda della caduta, molti residenti del Lido ci hanno contattato per confermare che ogni giorno si rischiano incidenti del genere, vista la velocità tenuta dagli autisti. E anche i sindacati dei conducenti del Lido hanno confermato questa situazione, spiegando che gli orari imposti da Actv obbligano a correre più del dovuto. Ma naturalmente Unipol non ravvisa alcuna responsabilità e, di fatto, incolpa di imprudenza l’anziano ex gondoliere. Non abbiamo parole ma di certo proseguiremo con la nostra richiesta di risarcimento, al costo di portare l’azienda in Tribunale, se necessario, Ma siamo convinti che la faccenda verrà riesaminata perchè le responsabilità sono chiarissime e inequivocabili”:

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