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PENSIONI, DA GIUGNO ARRIVERANNO TUTTE IL PRIMO DEL MESE

Pensioni pagate tutte lo stesso giorno. Scatta lunedì 1° giugno la mini rivoluzione che consentirà a tutti i pensionati, pubblici e privati, agli invalidi civili e ai titolari rendite Inail, di avere in pagamento in un solo giorno tutti i trattamenti spettanti, senza più dover rincorrere le pensioni in più giorni del mese. E il pagamento sarà unico per tutti i pensionati dell’Inps:  il primo del mese, se questa data cade da lunedì al venerdì, oppure il primo giorno lavorativo successivo se il primo giorno del mese cade di sabato o di domenica. Le novità nel decreto sui rimborsi ai pensionati che, tra l’altro, ha uniformato le scadenze per i pagamenti degli assegni pensionistici.

Tutti alla cassa lo stesso giorno.  A partire dal prossimo mese, dunque, spariscono le date di pagamento del 10 e del 16 del mese, che fino a maggio interessavano alcuni trattamenti sociali, e, per la scadenza del 16, i pensionati ex Inpdap, ossia  gli ex dipendenti pubblici. La data di pagamento unificata riguarderà anche chi percepisce assegni sociali, gli invalidi civili e chi ha subito incidenti sul lavoro. Saranno in pagamento lo stesso giorno, infatti, anche le indennità di accompagnamento, e così pure le rendite vitalizie dell’Inail.

Unico bonifico per i titolari di più pensioni.  A partire da giugno, poi, a chi è titolare di più pensioni, ad esempio chi riceve anche la pensione di reversibilità, o chi riceve pensioni di diverse categorie, da ora in poi otterrà il pagamento unificato di tutti i trattamenti e potrà quindi contare disponibilità dei soldi in un’unica data. Si tratterà di farci l’abitudine, ma comunque la novità non porterà  conseguenze negative in quanto chi ha preso la pensione il 10 o il 16 di maggio riceverà già il 1° giugno il nuovo assegno, senza dover attendere il mese successivo.

Razionalizzazione e risparmi.  Questa operazione avrà dei vantaggi per l’Inps dal punto di vista amministrativo e non comporterà alcun costo aggiuntivo per le casse dello Stato. In vista della prossima scadenza, infatti, è stato raggiunto un accordo con le banche e con Poste spa per ridurre i costi grazie all’unificazione di tutti gli assegni in un’unica data.

a cura di ANTONELLA DONATI
fonte: repubblica.it

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