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PRENOTANO UNA VACANZA A IBIZA IN UN ALBERGO A MISURA DI BAMBINO, SI RITROVANO IN UN HOTEL SITUATO NELLA MOVIDA ISOLANA. TRAMITE ADICO FAMIGLIA DI ZELARINO CHIEDE AD ALPITOUR IL RIMBORSO DELL’INTERO SOGGIORNO

Da un hotel a misura di bambino, lontano dal caos caratteristico dell’isola, a un albergo situato a cinque minuti dall’aeroporto, circondato da discoteche e “animato” dalla musica, le urla, lo spaccio del popolo della notte. Tutto si può dire tranne che la vacanza organizzata dalla famiglia Battistella di Zelarino a luglio abbia raggiunto lo scopo prefissato, ovvero quello di passare alcuni giorni in totale relax a Ibiza, isola adatta sia agli amanti della movida che alle famiglie in cerca di quiete.

Questa la storia. Tramite l’agenzia Last Minute di Olmo di Martellago, Roberto Battistella prenota ancora a giugno una vacanza a Ibiza, dove si deve recare con la moglie e la figlia piccola. La richiesta è chiara: la famiglia veneziana vuole un albergo tranquillo, con animazione per i bambini, per passare qualche giorno in tranquillità. L’agenzia si appoggia ad Alpitour che organizza la vacanza con prenotazione all’albergo “Invisa Club Cala Verde” di San Carlos che si trova in una delle zone più tranquille dell’isola. “Una volta atterrati a Ibiza – racconta Roberto Battistella – l’assistente di Alpitour ci ha separato da resto del gruppo spiegandoci che il nostro hotel era in overbooking, stranissimo avendolo prenotato molto tempo prima, e che ci avrebbero sistemato in un altro albergo”. Alla fine, senza possibilità di scelta, la famiglia viene spostata al Bahamas nella caoticissima Playa d’En Bossa. Qui, continua Battistella, “ci siamo ritrovati in una struttura situata a cinque minuti dall’aeroporto, con aerei che atterravano continuamente, circondato da discoteche, animato da musica no stop a tutto volume e frequentato da gente ubriaca e spacciatori. In tutto questo l’assistenza di Alpitour è stata praticamente nulla”. Di fronte alle proteste della famiglia di Zelarino, il tour operator ha offerto alla famiglia un buono viaggio da 150 euro in tutto (50 euro a persona)!

Alla fine la vacanza, costata circa 2 mila e 500 euro, è risultata fonte di stress con conseguenti patologie nevralgiche (emicrania e cefalea) e così la famiglia Battistella ha deciso di rivolgersi allo sportello “vacanza informata” di Adico, associazione difesa consumatori, per far valere i propri diritti.

“I legali del nostro sportello – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – hanno predisposto una diffida chiedendo il rimborso dell’intero viaggio e rifiutando, perché inconsistente, l’offerta di un buono da 150 euro. Ci auguriamo che Alpitour proceda al più presto al rimborso, perché le sue responsabilità sono chiare. Intanto la nostra associazione, tramite il proprio sportello “vacanza informata”, in questi giorni sta ricevendo tantissime richieste d’aiuto relative alle vacanze, in particolare a problematiche con i voli aerei e, come nel caso della famiglia Battistella, con le strutture prenotate. Ricordiamo che esistono molti strumenti per tutelarsi contro disagi e disservizi subiti durante il periodo di vacanza”.

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