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STOP AI MAXI CONGUAGLI: BOLLETTE LUCE, GAS E ACQUA PRESCRITTE DOPO DUE ANNI

Rappresentano una delle principali cause di contestazioni da parte della nostra associazione e, quando arrivano ai diretti interessati, li lasciano increduli e disperati. Le bollette cosiddette di conguaglio, che spesso contemplano cifre di parecchie migliaia di euro, rappresentano un incubo per gli utenti e possono mettere in seria difficoltà il bilancio di una famiglia. Per questo da sempre Adico contesta questa modalità di calcolo e in più occasioni ha segnalato alle apposite autorità l’ingiustizia di questo modus operandi. Ora, finalmente, anche dopo le nostre proteste, nella legge di Bilancio, salvo brutte sorprese, dovrebbe arrivare da marzo la norma che vieta i maxi-conguagli nelle bollette di luce, gas e acqua, in discussione da più di due anni.

Ecco un articolo (Corriere della Sera) che spiega meglio la novità. 

«Abbiamo scritto una bella pagina parlamentare» commentava soddisfatto Simone Baldelli, Forza Italia, vice presidente della Camera, il “padre” della nuova legge, dopo l’operazione portata a termine ieri. Con il parere favorevole del governo è riuscito a inserire nella Legge di Bilancio le norme contro i maxi-conguagli, che nonostante l’unanimità di Montecitorio, senza il via libera del Senato e l’imminente scioglimento delle Camere, rischiavano di rimanere lettera morta. Caparbio e silenzioso (ma solo in Aula, perché suona, canta, fa spettacoli di beneficienza ed è un imitatore straordinario), Baldelli ha lavorato sotto traccia. Spuntando l’ok del governo, a costo di un rinvio di tre mesi dell’entrata in vigore, e poi il sì della Commissione Bilancio.

Addio ai maxi-conguagli

Le nuove norme mettono fine alle super bollette che ogni tanto i consumatori ricevono per il conguaglio dei costi fatturati sulla base di stime, e che a volte riguardano periodi lunghissimi. «Ci sono conguagli che abbracciano un arco di tempo di quattro o cinque anni, anche di più, ed è una pratica diffusissima. Parliamo di un paio di milioni di bollette l’anno» dice Baldelli. Da marzo, dopo che l’Autorità per l’energia avrà stabilito i criteri, scatterà il divieto di effettuare conguagli oltre due anni di tempo. Si comincia con le bollette della luce, dal primo marzo 2018, poi del gas, dal gennaio 2019 e, dal 2020, dell’acqua. Che sono quelle che pesano di meno, ma dove si registrano i conguagli proporzionalmente maggiori, visto che i contatori meccanici sono nelle case, e non di immediata lettura.

Ok dei consumatori

La norma è piuttosto semplice. Prevede che nei contratti di fornitura di luce, gas e acqua agli utenti domestici, alle microimprese e agli studi professionali «il diritto al corrispettivo si prescrive in due anni».

“Ora il terremoto”

L’impresa ha galvanizzato Baldelli, che ora medita di portare a compimento un altro colpo. Ha già messo tutti d’accordo sull’utilizzo dei risparmi del 2017 della Camera, 80 milioni di euro, da destinare ai terremotati del Centro Italia. Ha presentato un ordine del giorno anche questo accolto all’unanimità dall’Aula di Montecitorio, che impegna il governo. E ora punta a chiudere la partita con una norma ad hoc nel nuovo bilancio 2018.

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