MESTRE. Per ben quattro volte ha dovuto portare il suo tablet 8 al centro assistenza. In pratica per quattro mesi di seguito non ha potuto utilizzare il terminale e alla fine è stato costretto ad acquistarne uno nuovo, vista l’impellente necessità di usarlo per lavoro. Per questo motivo A.S., 40 enne professionista mestrino, ha chiesto più volte (ma inutilmente) alla Wind, con la quale aveva sottoscritto l’offerta comprendente il tablet 8, di rimborsarlo sia per l’acquisto del nuovo computer portatile sia per i disagi vissuti nell’ambito del suo lavoro. Risultato? Di fronte alle mancate risposte da parte della compagnia, l’uomo ha deciso di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico facendosi assistere di fronte al Co.Re.Com del Veneto e ottenendo un rimborso di 500 euro (200 per l’acquisto del nuovo tablet e 300 per i problemi vissuti a causa dei continui guasti del pc portatile). Una cifra adeguata per dare soddisfazione al professionista mestrino e per rifondarlo del danno subito. Ma quella vissuta da A.S. è solo una delle tante “vittorie” ottenute dall’Adico attraverso il coinvolgimento del Co.Re.Com. che viene chiamato in causa dopo un primo tentativo di mediazione fra le parti. “Questa storia – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – rivela una cosa. Spesso, per non dire quasi sempre, l’utente da solo non riesce a risolvere le controversie con le compagnie anche per la difficoltà di individuare qualcuno della controparte con cui confrontarsi. Temiamo che così molte persone rinuncino a far valere i propri diritti, come invece ha fatto il professionista mestrino che si è rivolto a noi. Tramite il nostro ufficio legale ha prima inviato una diffida a Wind Telecomunicazioni spa, poi si è fatto assistere nell’udienza al Co.Re.Com. del Veneto. Alla fine ha ottenuto un risultato più che soddisfacente ma soprattutto ha ottenuto giustizia. Quella che possono ottenere anche gli altri utenti alla prese con disagi e disservizi se non si arrendono e se si fanno assistere da persone esperte e professionali”.