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TARI IN BOLLETTA: LA PROPOSTA DELLA LEGA PER COMBATTERE L’EVASIONE

Tari in bolletta: la tassa dei rifiuti inserita nella bolletta elettrica, proprio come avviene già per il canone tv. Si tratta di un emendamento della Lega collegato alla legge di Bilancio. Una premessa è d’obbligo: al momento parliamo di una proposta che dovrà essere discussa in Commissione Bilancio al Senato, contestualmente all’approvazione con maxi-emendamento della legge finanziaria dopo il via libera della Commissione Europea arrivato nella giornata di ieri. In poche parole, l’ipotesi della Tari in bolletta introduce la possibilità di inserire il prelievo per il servizio rifiuti direttamente nella bolletta della luce, ma – almeno nella formulazione attuale – non riguarderebbe tutte le amministrazioni locali ma soltanto i Comuni in situazioni di dissesto e che hanno deliberato un piano di riequilibrio finanziario. Queste amministrazioni, qualora l’emendamento venisse approvato, potranno chiedere alle imprese elettriche di inserire il pagamento della tassa sui rifiuti nella bolletta, così come avviene per il canone Rai. Il versamento degli importi dovuti dovrebbe avvenire quindi in sei rate annuali, una ogni bimestre, mentre oggi il pagamento avviene due volte l’anno.

Nelle intenzioni dei proponenti, per compensare la minore partecipazione pubblica ai servizi locali – leggasi tagli sui trasferimenti ai Comuni per rientrare nei saldi di bilancio imposti dall’Europa – sarebbe necessario alzare il gettito fiscale della tassa sui rifiuti. L’intento della misura è nobile: contrastare l’evasione connessa a questa imposta (sono altissime le percentuali di mancato pagamento in alcuni Comuni italiani). La proposta, con prima firma del capogruppo dei senatori del Carroccio Massimiliano Romeo, non è ancora stata votata.

Alla legge di Bilancio verrebbe aggiunto l’articolo 521 bis che prevede la possibilità – non l’obbligo – di far pagare la Tari “mediante addebito sulle fatture emesse dall’impresa elettrica”. Ciò avverrà solo “a seguito di apposita deliberazione del Comune che si trovi in stato di dissesto finanziario”, al fine di razionalizzare e semplificare la riscossione, con meno moduli da portare agli sportelli dei pagamenti. Massimo Garavaglia, viceministro dell’Economia, a margine dei lavori della Commissione Bilancio sulla manovra ha detto che “a me piacerebbe ma non so se riusciamo, c’è qualche ritrosia”. La misura, secondo il viceministro, “aiuterebbe anche quei comuni, visto che vanno in dissesto perché non si pagano le imposte”.

Fonte: Today.it/Economia

Una risposta

  1. Ottimo sistema per vedere aumentare i rifiuti in strada.
    Invece di puntare sui controlli non fanno altro che aumentare tasse e questo governo non è che il prosieguo del precedente governo.
    Le persone cambiano casa e residenza spesso senza neanche comunicare la variazione; è semplicemente un comportamento da zingari, una volta sono lì ed un’altra in un altro luogo.
    STANNO SOLO CREANDO ALTRI PROBLEMI BEN PEGGIORI DI QUELLI CHE AVEVAMO E CHE ABBIAMO.

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