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549 EURO PER UN SOGGIORNO A VENEZIA MAI EFFETTUATO, GRAZIE AD ADICO UN TURISTA BARESE RECUPERA L’’INTERO IMPORTO

Ha cancellato la prenotazione in un albergo veneziano con ampio anticipo, per non incorrere in penali e sanzioni. Alle fine, però, si è ritrovato comunque un addebito sulla carte di credito di 549 euro relativo a un soggiorno mai effettuato.

Venezia rischiava di restare solo un brutto ricordo “a distanza” per il barese Mario Schiavoni, ma grazie all’intervento dell’Adico, associazione difesa consumatori e alla disponibilità dell’albergo in questione, l’Acca hotel di San Polo, la vicenda s’è conclusa con il lieto fine e con la restituzione di quanto prelevato dalla carta di credito.

Questa è la storia. Schiavoni lo scorso 3 febbraio prenota via web tramite l’agenzia Expedia un soggiorno di cinque giorni all’Acca hotel di Venezia per tre persone in camera doppia con letto aggiunto. Periodo di permanenza, dal 26 al 29 aprile. Circa due settimane dopo per motivi personali decide di disdire e invia una mail a Expedia, chiedendo un avviso di ricezione. La risposta non arriva ma neppure alcun riscontro di errato invio.

Il 25 aprile, un giorno prima della partenza programmata ma poi cancellata, Mario Schiavoni riceve una telefonata da Expedia che lo avverte di una difficoltà organizzativa nell’essere ospitato all’Acca hotel e annuncia una diversa sistemazione. L’uomo è stupefatto, dato che ha disdetto quella vacanza più di due mesi prima. Spiega all’operatore la situazione e viene rassicurato sulla positiva conclusione della vicenda. Cinque minuti dopo, però, Mario Schiavoni riceve da Cartasì un sms di avvenuto addebito di 549 euro direttamente da Acca hotel. “A quel punto mi sono subito attivato, con il timore di non riuscire a recuperare più i miei soldi – spiega l’uomo – e mi sono affidato agli esperti dell’Adico che mi hanno risolto il problema”

L’Adico, tramite i propri esperti, ha sollecitato la restituzione dell’addebito presentando una diffida legale e trovando nell’Acca hotel un interlocutore disponibile. E ora Schiavoni avrà di sicuro un ricordo positivo della nostra città.

“Questa vicenda è molto significativa – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – – Dimostra infatti come sia possibile avviare un positivo e proficuo confronto fra consumatori e strutture ricettive, instaurando quel rapporto di fiducia minato spesso da clausole e atteggiamenti che a volte discriminano i consumatori, soprattutto quando si prenota tramite internet. Come associazione insistiamo sul fatto che consumatori, utenti e clienti devono essere coscienti che nei loro confronti esistono tutele ben definite e che in ogni momento è possibile far valere i propri diritti”.

Adico mette a disposizione dei propri soci un apposito sportello dedicato a chi ha subito disservizi o ingiustizie nel periodo delle vacanze (sportello vacanza informata http://www.associazionedifesaconsumatori.it/sportelli/vacanza-informata/)

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