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A PADOVA IL CARRELLO DELLA SPESA E’ MENO CARO DELLA SCORSA ESTATE, PREZZI IN CALO DI OLTRE IL 3%. GAROFOLINI (ADICO): “EFFETTO DELLA CRISI, MA PER LE FAMIGLIE E’ UN DATO CONFORTANTE”

La deflazione, si sa, è il chiaro segnale di una economia stagnante. Però, quando riempie il carrello della spesa al supermercato e si accorge che i prodotti costano meno dell’anno passato, beh, il cittadino-consumatore è ovviamente soddisfatto.
Ecco dunque che per le famiglie padovane la buona notizia è contenuta proprio in quel carrello, che costa il 3,3% in meno rispetto alla scorsa estate. Una bel rifornimento mensile, completo di tutto (frutta e verdura escluse, tranne piselli e spinaci) nella città del Santo a giugno 2015 costa cinque euro in meno di luglio 2014, 167 euro contro 172.
Il dato emerge da una indagine svolta da Adico, associazione difesa consumatori, elaborando i dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero dello Sviluppo economico che monitora mensilmente, tramite più fonti, i costi degli alimentari (ma anche quelli energetici e di servizi vari).

La deflazione a Padova è testimoniata dal calo dei prezzi medi dei prodotti, con alcuni distinguo.
I primi “piatti”, riso e pasta, costano in realtà più dell’estate 2014. Nel primo caso l’aumento medio è del 6,8%, nel secondo, la pasta di semola di grano duro, il costo è cresciuto dell’8,6%. Anche il pane viene qualcosa in più dell’anno passato, con una crescita di circa 10 centesimi al chilo. Cala invece il costo della carne, anche in relazione a un diminuito consumo. In particolare, la carne fresca suina con l’osso costa circa 50 centesimi in meno al chilo, il petto di pollo 10 centesimi, la carne fresca di bovino adulto primo taglio, una trentina di centesimi in meno. L’Osservatorio registra anche un leggero calo del costo medio del latte fresco e di quello a lunga conservazione, mentre cresce di oltre il 10% il prezzo dell’olio extravergine d’oliva.

“In una estate che ha fatto lievitare i costi delle bollette, a causa del gran caldo e dell’utilizzo diffuso dei condizionatori – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – le famiglie padovane possono consolarsi con la spesa alimentare, perché in effetti è da molto tempo, complice la crisi, che i prezzi sono rimasti pressoché invariati, se non diminuiti come dimostra la nostra indagine. E’ vero che la deflazione si concretizza in un panorama di stagnazione, però è inutile dirlo che in questo momento, ancora difficile, riuscire a contenere il costo del carrello della spesa è consolatorio”. In tale contesto, continua Garofolini, “un’altra recente indagine di Adico sulla spesa dei padovani, ha dimostrato che ormai le famiglie padovane sono molto oculate nelle loro scelte, e i supermercati, ben consapevoli di ciò, rispondono con offerte e promozioni di ogni genere. Negli ultimi anni i consumatori hanno iniziato a fare di necessità, virtù, seguendo anche i consigli delle associazioni come la nostra. Sono molto oculati, difficilmente si fanno attirare dagli specchietti per le allodole e cercano di comprare lo stretto necessario. In questo senso la crisi ha introdotto un cambiamento “culturale” decisamente positivo”.

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