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IN AEREO NON C’E’ PIU’ POSTO, ALITALIA LASCIA A TERRA DUE VENEZIANE CHE VIAGGIAVANO CON UNA COMITIVA IN UN TOUR ORGANIZZATO. GRAZIE AD ADICO ARRIVANO 800 EURO DI RISARCIMENTO

VENEZIA. L’idea era quella di immergersi nella storia millenaria del Medio Oriente, con principale tappa Gerusalemme. E per farlo si erano affidate a un sito specializzato in viaggi storico-culturali. Le cose, però, per due amiche residenti a Venezia in centro storico, non sono andate secondo i piani fin dall’inizio, quando lo scorso 29 ottobre hanno dovuto affrontare una situazione al limite del grottesco all’aeroporto Fiumicino di Roma. Qui, infatti, a causa dell’insufficienza di posti alle due donne è stato negato l’imbarco, pur facendo parte di una numerosa comitiva regolarmente salita a bordo. A questo punto la compagnia Alitalia, conscia del disservizio, le ha “dirottate” nel volo successivo, alle 22.50, esattamente otto ore dopo l’orario del volo in cui dovevano essere imbarcate secondo il programma stilato dal tour operator. Una vera e propria odissea alla quale hanno fatto seguito altri disservizi legati all’organizzazione in loco e in particolare alla qualità scadente delle strutture ricettive. Le due donne, dunque, si sono rivolte allo sportello “vacanza informata” di Adico, per contestare in toto la “vacanza rovinata” all’agenzia on line che ha predisposto il pacchetto. E, in tempi record, è intanto arrivata la risposta di Alitalia che, con indubbia correttezza e solerzia, ha accordato il rimborso di 400 euro a ciascuna delle due viaggiatrici veneziane, sottolineando naturalmente che “ciò non costituisce ammissione di responsabilità da parte del vettore”. Come riferisce Carlo Garofani, presidente dell’associazione, “tramite il nostro sportello abbiamo subito chiesto il risarcimento per l’incredibile disservizio vissuto dalle nostre due socie e il lavoro dei nostri esperti ha portato a casa subito i suoi frutti. Ora attendiamo anche il risarcimento da vacanza rovinata, dato che le due amiche veneziane sono state assistite in modo deficitario una volta giunte a destinazione, a notte inoltrata. E anche le strutture in cui hanno alloggiato erano ben al di sotto degli standard annunciati”.

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