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AGENZIE IMMOBILIARI, SEMPRE PIU’ PERSONE SI RIVOLGONO ALL’ADICO PER DENUNCIARE “RAGGIRI” NELLE PROPOSTE D’ACQUISTO

Un foglio da firmare, nel quale si manifesta l’interesse per un’abitazione, e un deposito da lasciare per dare ancora più forza alla manifestazione d’interesse. E’ questo, in poche parole, il significato della proposta d’acquisto, strumento utilizzato dalle agenzie immobiliari nella mediazione fra potenziali compratori e proprietari. Tutto chiaro e trasparente? Nient’affatto. In questi giorni, infatti, Adico ha ricevuto diverse segnalazioni (e sta seguendo direttamente tre casi, due con agenzie di Mestre e uno con un’agenzia di Mogliano) di persone che si sentono raggirate dalla proposta d’acquisto e il motivo è semplice. “A questi potenziali compratori – spiegano i legali dello sportello “sfratti e condominio” dell’Adico – è stata fatta firmare la proposta spiegando che non è vincolante,  ed è stato chiesto un deposito, che ammonta in qualche migliaia di euro. Non è stato spiegato, però, che se sulla proposta viene messa la firma del proprietario della casa, allora diventa vincolante e il potenziale compratore è obbligato ad acquistare la casa altrimenti perde il deposito”.  Insomma, la mancanza di chiarezza (volontaria o meno) da parte delle agenzie immobiliari sta mettendo in difficoltà più di qualche famiglia. “I soci che si sono rivolti a noi per questi casi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’ADico – si sono sostanzialmente fidati di quanto riferito dall’agente immobiliare e hanno firmato la proposta d’acquisto convinti che non fosse vincolante. E’ vero che leggendo con grande attenzione, anche le parti più piccole della proposta, si intuisce che con la firma del proprietario l’acquisto diventa vincolante o si perde la caparra. Ma questo passaggio dovrebbe essere riferito in modo chiarissimo, a voce, dall’agente immobiliare perché non ci sia alcun fraintendimento. Temiamo che ciò non venga fatto proprio con lo scopo o di vendere senza troppi scrupoli o di tenersi i soldi del deposito. Comportamenti di questo tipo sono censurabili”. Ora l’ufficio legale dell’Adico ha predisposto tre diffide per altrettante agenzie immobiliari, intimando la restituzione dei depositi. “Intanto – conclude Garofolini – invitiamo chiaramente tutti a leggere sempre molto bene ciò che si firma, perché spesso la trasparenza non è una qualità così diffusa neanche fra alcune agenzie immobiliari”.

11 risposte

  1. In relazione a questa vostra opportuna segnalazione forse sarebbe stato il caso di precisare quali sono le agenzie che hanno adottato tale procedura di proposta. Se si rimane sul generico la vostra segnalazione non aiuta a selezionare le agenzie professionali da quelle che ci marciano.

    1. In questo momento abbiamo preferito raccontare solo gli episodi che ci sono stati segnalati, sperando che certi comportamenti non vengano reiterati…se ciò accedesse non avremo scrupoli a segnalare anche le agenzie che si comportano in questo modo…

  2. Anche a me è accaduto quanto da Voi riferito. Basta far presente all’agenzia che non si intende firmare nulla nè lasciare alcun deposito/anticipo fino a tanto che non saremo convinti a concludere l’affare, quindi dopo ripetute visite all’immobile con un geometra di fiducia. Solo allora ci dichiareremo disponibili a sottoscrivere il preliminare d’acquisto che andrà registrato versando l’anticipo concordato. E non prima di aver ottenuto la riduzione delle commissioni dell’agenzia, che se non venisse concessa basta andarsene dicendo che si rinuncia all’affare.
    In otto casi su dieci dopo due giorni richiamano accettando la riduzione; nei restanti due casi se non si vuol proprio perdere l’affare si torna in agenzia accettando le commissioni richieste.

  3. Se lo ritenete potreste aggiungere un’avvertenza per i Vostri clienti: in sede di stipula notarile, quando cioè avviene il passaggio di proprietà dell’immobile, il venditore non deve mai accettare in pagamento assegno bancari (tanto più se posdatati come successo a me, tanto che sono stato costretto a rinviare l’atto di tre mesi concordando il rimborso delle spese ed una penale dato che l’immonile in corso di vendita si trovava a Torino).

  4. Volevo cortesemente una informazione se e’ possibile. Nel caso in cui prima della firma della proposta e anche alla stessa e dopo noi acquirenti siamo stati chiari che una casa la si puo comprare solo col mutuo perché non si hanno soldi e l’ agenzia ci tranquillizza dicendo che si deve stare tranquilli perché c’ era scritto e invece c’ era scritto solo la parte che al rogito si doveva pagare la restante quota tolta la caparra ,dopo che l’ abbiamo scoperto grazie a una banca che la dicitura non c’ era abbiamo sempre detto di inserirla perché loro sapevano di questo possiamo fare qualcosa a riguardo? Se potete cortesemente dirci qualcosa perché stiamo davvero male per questa cosa e non sappiamo cosa fare.

  5. Forse non è questo il posto giusto?
    Chi Mi aiuta?

    Salve. 2 giorni fa in una agenzia immobiliare di Napoli, dopo breve accordo sul prezzo, ho firmato una proposta di acquisto per un piccolo immobile a Napoli centro. Ma dopo aver verificato visure e piccole modifiche da apportare ai documenti irregolari (a spese del venditore) Mi sono accorto che l’Agente immobiliare Mi ha fatto firmare anche un foglio in cui chiede una provvigione di ben 4.000 euro (+IVA) su un costo totale dell’immobile di 30.000 euro!!! Dicendo poi, a voce, che se non Mi serve fattura, possiamo fare senza Iva.
    Appena uscito ho chiesto a dei Parenti ed Amici Avvocati e Giudici e son rimasti Tutti esterrefatti…Vorrei rivolgermi anche alla Fiap per capire se questo è un comportamento lecito. La proposta non ha ancora avuto un’accettazione ufficiale,ma comunque l’ho firmata dando 1.000 euro di caparra/anticipo.
    Cosa Mi consigliate per favore??
    Grazie!

    1. Salve, le consiglio di contattarci allo 041-5349637, siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19.

      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

  6. Buongiorno vorrei una informazione, ho avuto a che fare con la Remix di Cagliari.
    Ho stipulato un contratto di compravendita per un locale di cui io sono la venditrice nel mese di aprile, mi e stato fatto, dal compratore, il bonifico per la caparra confirmatoria nel mese di luglio, il mio locale è stato tenuto vincolato per sei mesi. Al termine dei sei mesi mi è stato detto dal responsabile della agenzia che il compratore si era ritirato in luglio, che aveva preso in mano lui la cosa e pagato la caparra al compratore e in questo lasso di tempo aveva cercato di vendere il mio locale a un prezzo più alto per rifarsi della caparra e guadagnarci sopra. Che però la cosa non gli era riuscita e adesso non aveva la rimanenza da darmi. Sono esterrefatta e furiosa. Ho diritto a un risarcimento dei danni oltre la caparra? Grazie mille

    1. Salve, le consiglio di contattarci allo o41-5349637, siamo aperti dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-19.
      Distinti saluti
      Gianluca Codognato
      uff. stampa Adico

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