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Battaglia vinta dopo tre anni di problemi con la linea telefonica: grazie ad Adico impiegata mestrina ottiene dal proprio operatore un risarcimento di 1.200 euro

MESTRE. Per due anni, dal 2017 al 2019, ha dovuto fare i conti con i continui distacchi della linea telefonica. Ma almeno avvenivano a giorni alterni fino all’intervento dei tecnici. Da novembre 2019, invece, i tecnici non sono più venuti e per 160 giorni non ha potuto utilizzare né la linea, né internet. F.V., impiegata 50enne mestrina, è la sfortunata protagonista di una “ordinaria” storia di disservizi causati da un cavo guasto e da un operatore telefonico disinteressato, per motivi economici, a risolvere il problema. Fortunatamente la donna a gennaio ha deciso di affidarsi all’ufficio legale dell’Adico in cerca di una soluzione definitiva, dopo anni di disagi. Così la 50enne mestrina ha ottenuto prima un intervento definitivo per la sistemazione del cavo e, dulcis in fundo, un risarcimento per nulla scontato di circa 1.200 euro.

Come detto la vicenda comincia già nel 2017. F.V. riscontra innumerevoli problemi con la propria linea telefonica che, con scadenza regolare, subisce dei distacchi. La situazione di risolve solo con l’intervento dei tecnici che sistemano il caso difettoso e se ne vanno. Un inconveniente fin troppo fastidioso che da novembre 2019 diventa insostenibile. I tecnici, infatti, non intervengono più e il motivo è sottointeso: all’operatore telefonico della donna quelle attività costano. Il problema rimane quel cavo che bisognerebbe sostituire con un lavoro molto impegnativo dato che si trova sotto la strada. Vale la pena adoperarsi per tutelare una sola persona? La donna però non si arrende e tantomeno intende cambiare operatore. A gennaio, dunque, si affida all’Adico che ottiene da subito il via libera per i lavori necessari alla sistemazione del cavo. Purtroppo l’operazione è lunga e dura fino a maggio tanto che F.V è costretta a dotarsi di strumenti alternativi soprattutto per collegarsi a internet. A maggio, finalmente, la situazione viene definitivamente risolta. Ma l’ufficio legale dell’associazione prosegue la propria attività chiedendo (e ottenendo subito) l’annullamento delle fatture inviate nel frattempo alla donna e un risarcimento per i disagi subiti. In questi giorni il procedimento di mediazione è arrivato al termine con il riconoscimento di un indennizzo da oltre 1.200 euro. Un risultato strabiliante e per nulla scontato.

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