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Bolletta da infarto a un impiegato di Salzano: oltre 27 mila euro per la fornitura del gas. Interviene l’Adico

SALZANO. Quando gli è stata recapitata a casa quella bolletta ha pensato prima a uno scherzo poi ovviamente a un errore. D’altra parte, una fattura da oltre 27 mila euro per la fornitura di gas non arriva neppure al proprietario di un castello, figuriamoci a chi abita in un appartamento di dimensioni normalissime. Eppure A.S., 50 enne impiegato di Salzano, ha constatato direttamente dopo diverse telefonate che quell’importo era davvero richiesto dal fornitore, Enel Energia, e che era frutto di ricalcoli (leggi, conguagli) che coprivano il periodo 1 settembre 2010 – 31 gennaio 2019. Apriti cielo. L’uomo ha da subito chiesto spiegazioni, poi ha inviato una domanda di prescrizione dal 2010 al 2017, dato che per legge si possono chiedere agli utenti somme arretrate solo andando indietro di massimo due anni e infine, non avendo ricevuto risposta, si è rivolto all’Adico.

L’ufficio legale dell’associazione ha dunque scritto a Enel Energia, contestando la somma richiesta e invocando la prescrizione. Proprio ieri l’azienda ha risposto spiegando di avere analizzato la fattura e di aver riscontrato che “la stessa è stata emessa a seguito di un blocco nell’emissione delle fatture pertanto è stato possibile portare avanti la richiesta di prescrizione”. Così, “in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge di bilancio 2018, con la delibera dell’autorità di Regolazione per l’ Energia Reti e Ambiente 97/2018 Arera, sono stati ridotti a due anni i tempi di prescrizione per tutte le fatture di energia elettrica con scadenza maggiore al 1° Gennaio 2019”. Tutto bene quel che finisce bene, si dirà. Anche perché il fornitore si è scusato con il suo cliente ammettendo il proprio errore. Però, c’è un però. La bolletta è stata sì stornata, ma la cifra richiesta all’impiegato di Salzano resta tutt’altro che irrisoria (e di difficile comprensione): 13.946 euro. Ma com’è possibile? “Continueremo a contestare la fattura – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – e ci auguriamo di arrivare presto a una risoluzione del problema, anche perché abbiamo di fronte un interlocutore, Enel Energia, con il quale esiste un dialogo più che proficuo. La domanda che vogliamo fare è molto semplice. Se per il periodo prescritto, 2010-2017, sette anni,  il nostro socio avrebbe speso  circa     13 mila euro, stornati ora dalla fattura, com’è possibile che per i due anni non prescritti – 2017/18 e 2018/19 – abbia speso addirittura di più, quasi 14 mila euro? C’è qualcosa che non va, è evidente. circa 7 mila euro di riscaldamento all’anno è una follia e siamo sicuri che presto la bolletta subirà una nuova, importante decurtazione”.

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