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Modifiche unilaterali dei contratti, l’Antitrust multa (altre) 7 aziende. Adico: “comportamenti scorretti che denunciamo da alcuni mesi”

MESTRE. La battaglia quotidiana di Adico e di altre associazioni dei consumatori a favore dei cittadini continua a produrre risultati molto soddisfacenti nel settore energetico dove ancora una volta Davide batte Golia. Stiamo parlando, in questo caso, del secondo procedimento avviato nell’arco di un paio di mesi dall’Antitrust contro alcuni fornitori di luce e gas, in questo caso contro sette grandi aziende che coprono l’80% del mercato di luce e gas. L’Autorità ha di fatto obbligato queste compagnie a sospendere immediatamente i contratti siglati dopo il 10 agosto e contenenti tariffe peggiorative rispetto alla precedente offerta. Il decreto Aiuti bis del governo Draghi, infatti, sospende dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso. Le aziende colpite dai provvedimenti dell’Autorità hanno violato questa norma, puntando evidentemente sulla disattenzione da parte del proprio cliente.

“Pochi giorni dopo l’emanazione della norma – ricorda Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – eravamo già subissati di telefonate da parte di utenti spiazzati dalla proposta di modifica unilaterale da parte del proprio fornitore. Da lì abbiamo subito capito che qualcuno stava facendo il furbo e abbiamo denunciato la cosa a mezzo stampa e anche all’Antitrust. Qualche settimana fa l’Autorità è intervenuta nei confronti di una serie di aziende che anche i nostri soci ci avevano segnalato. Ora l’intervento si allarga ad altre società, fra l’altro quelle che possono contare sul maggior numero di clienti”.

Secondo quanto riferiscono i mezzi di informazione, sono circa 2,66 milioni i consumatori che hanno subito aumenti ingiustificati di prezzo delle bollette da parte delle autorità energetiche per i quali l’Antitrust chiede la sospensione. E, sotto questo punto, di vista, “ci chiediamo se ci siano utenti che abbiano già pagato bollette indebite perché frutto appunto di modifiche unilaterali vietate del decreto Aiuti bis. Se così fosse, si aprirebbe tutta la partita dei rimborsi. Il nostro ufficio legale è ovviamente a disposizione di chiunque avesse onorato fatture non dovute”.

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