Da tempo l’INPS è sotto attacco dei truffatori, che tentano di sfruttare il nome dell’Istituto per raggirare i contribuenti. SMS, mail, chat social e via discorrendo, sono tantissime e sempre più “furbe” le strategie messe in campo dai malviventi. Per questo l’INPS ha predisposto un utile vademecum per non farsi ingannare e imparare a riconoscere le truffe.
Attenzione a queste truffe: come riconoscerle
Ecco tutto ciò che serve sapere:
- i cittadini non devono mai comunicare i propri dati sensibili: le modalità riscontrate più di frequente per le truffe sono proprio l’invio di false email e falsi SMS che invitano ad aggiornare i propri dati sensibili o le proprie coordinate bancarie tramite un link cliccabile. L’INPS non invia link tramite mail o sms
- attenzione ai falsi funzionari INPS: l’INPS non invia incaricati presso il domicilio degli utenti né degli assistiti
- occhio a prestiti e pubblicità ingannevoli: alcune società fingono di essere convenzionate con l’INPS e sfruttano illecitamente il nome, offrendo prestiti. E’ quindi necessario verificare sempre la lista delle società convenzionate presente sul sito ufficiale.
Come l’INPS contatta gli utenti
Ricordiamo che l’INPS può contattare gli utenti solo attraverso questi canali e modalità:
- SMS o mail che non contengono link;
- chiamata telefonica solo nei casi di prenotazione dell’accesso agli Sportelli in sede con ricontatto telefonico;
- chiamate da operatori di Contact Center e da operatori di Sportello mobile;
- lettere in cartaceo;
- documentazione digitale in Cassetta postale online;
- avvisi nell’area riservata MYINPS;
- comunicazioni PEC.
Fonte: QuiFinanza.it