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CAMBIA IL MODO DI CALCOLARE LA SUPERFICIE CATASTALE: IL SOFTWARE DEL FISCO

Grandi novità sul fronte del Fisco e del Catasto. L’Agenzia delle Entrate rilascerà a breve online un software in grado di calcolare la superficie catastale.
Di fatto il nuovo strumento servirà ai contribuenti per verificare effettivamente la rendita catastale basandosi sull’estensione in metri quadri dell’immobile. A rientrare nell’archivio digitale saranno circa 57 milioni di immobili. I portali di riferimento da controllare sono due: il primo è Sister, dedicato ai professionisti.
L’altro invece è Fisconline che è dedicato ai contribuenti. Occhio dunque, come ricorda il sito laleggepertutti.it alle unità immobiliari di questi gruppi: gruppo A (abitazioni e uffici); gruppo B (uffici uffici, scuole, ospedali); gruppo C (box auto, magazzini, negozi). Infine il nuovo sistema di verifica della superficie catastale riguarderà maggiormente ad esempio il pagamento della Tari. Proprio questo tipo di calcolo che si basa sui metri quadri è un test importante per chi deve pagare. Con Sister o Fisconline il contribuente potrà verificare se è corretta la base imponibile che ha utilizzato l’amministrazione comunale per far pagare la Tari.

 

Fonte: il giornale.it
di Claudio Torre

4 risposte

  1. Chiedo a qualche persona se può risolvere un mio dubbio sulla TARI che si dovrebbe pagare in base alla superfice catastale.
    La domanda è questa:
    se su due immobili, di eguale superfice, dove in uno abita una sola persone e nell’altro cinque o sei persone, il pagamento della TARI è uguale per ambedue, mi chiedo chi produce di più rifiuti, una sola persona oppure le cinque o sei perone ? e perché la TARI è uguale per ambedue visto che una sola persona produrrà meno rifiuti ?
    La superficie catastale può andar bene ma bisognerebbe valutare anche chi produce più rifiuti.
    Grazie in anticipo per chi avrà la pazienza di rispondermi o risolvere tale dubbio.

  2. Di norma il primo parametro è la superficie in mq, il secondo è il numero dei componenti familiari e poi le agevolazioni (se ci sono) e la destinazione d’uso se abitazione o ufficio o commercio. Almeno a Palermo è così, ciao.

  3. Ancora NON CI SIAMO, la superficie catastale , il numero di persone ecc. il tipo di immobile se finito o al rustico ,con impianti o senza tutti controlli da fare e che nessuno fa una volta avuto la abitabilità. Allora vale un solo principio reale e cioè che si deve pagare SOLO IN FUNZIONE AL REALE SMALTIMENTO CHE OGNUNO EFFETTUA ; in un paese culturato come il nostro non si riesce a capire come fare a gestire tale raccolta e allora ve lo dico IO anche se so che NON SERVE A NIENTE ma, non per Voi ma per chi deve cambiare le regole. Dotare i mezzi di trasporto di un controllo elettronico GIUSTO E NON CHE FACCIA RISULTARE IL PESO MAGGIORE O MINORE e rilasciare ricevuta del peso nella cassetta della posta , il cittadino farà le sue verifiche di corrispondenza. Inoltre chi differenzia bene e giustamente NON DEVE PAGARE MA ANZI DEVE AVERE UNO SCONTO su quello che dovrà pagare per lo smaltimento del prodotto NON DIFFERENZIATO il quale costo dovrà essere superiore all’attuale per coprire i costi di trasporto e del personale di tutto il ritiro. So di parecchie famiglie costrette a pagare smaltimenti che non effettuano perchè rientra nel calcolo dei mq. ma se una famiglia non smaltisce l’umido perchè lo usa come composter oppure il verde xchè non ha il giardino perchè deve pagare? usiamo il cervello e facciamo le cose in modo serio e giusto . Un saluto

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