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Canali tv “oscurati” in centro storico, alla Giudecca parte la raccolta-firme. Garofolini: “anziani disperati, minacciano di non pagare più il canone”. L’associazione scrive alla Rai e al Comune.   

VENEZIA. Quando sei anziano, hai una mobilità ridotta, non possiedi il computer e non hai più l’età per bere lo spritz con gli amici o per andare a “ballare”, la televisione si rivela un bene di prima necessità più che un optional. E’ per questo motivo che nei prossimi giorni gli inquilini di un condominio della Giudecca, 34 ultra65enni veneziani doc, hanno deciso di avviare una raccolta di firme di fronte all’oscuramento serale (ma non solo) dei canali Rai ma, di recente, anche di altre emittenti private, tipo La7. Il problema, qui, sussiste da marzo ma, come abbiamo segnalato nei giorni scorsi, in altre zone della città storica, come Castello, il malfunzionamento si manifesta da un anno e mezzo. Ed è per questo che anche la nostra associazione scriverà in settiamana alla Rai – che finora ha ignorato del tutto gli appelli dei cittadini – e al Comune, affinché si attivi per capire se esistano problemi di interferenze in particolare con i potenti ripetitori di telefonia mobile.  

“Negli ultimi giorni, dopo la nostra segnalazione, ci stanno chiamando decine di persone da moltissime zone di Venezia in particolare da Castello (Sant’Elena compresa) – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. E chi ritiene che si tratti di una inezia di fronte ad altri problemi tipo guerra e inflazione, sottovaluta evidentemente l’impatto sociale di questa situazione soprattutto per le persone anziane. La Rai non può continuare a ignorare le segnalazioni dei residenti, perché è un servizio pubblico per il quale si paga un canone. Diciamolo senza mezzi termini, molti cittadini minacciano di non pagare più l’imposta, scorporandola dalla bolletta, se continueranno a non vedere la Rai. E come dar loro torto? Di contro, è necessario un intervento del Comune affinché invii propri tecnici a verificare la situazione. Intanto ci hanno contattato anche dalla Giudecca e qui in un condominio con 34 anziani partirà nei prossimi giorni una raccolta firme da inviare alla Rai che finora totalmente ignorato gli appelli dei cittadini”.

Come abbiamo già scritto a fronte delle segnalazioni ricevute – che dopo gli articoli dei giornali si sono moltiplicate – la vicenda è per certi versi emblematica. La tv, in specifiche zone del centro storico, si oscura o fa le bizze solitamente dopo le 19 di sera (ma, a quanto ci dicono alcuni cittadini, oramai anche ad altri orari, tipo la mattina) e così chi sta davanti allo schermo, deve rinunciare al proprio programma preferito, o lasciare a metà un film appassionante. Un problema non da poco soprattutto per gli anziani soli per i quali la televisione rappresenta l’unica compagnia.

“Molti cittadini – conclude Garofolini – sborsando parecchi euro, hanno cambiato televisore, altri hanno chiamato gli antennisti, i quali non hanno rilevato alcun problema inerente i cavi delle tv. Tutti ovviamente hanno risintonizzato i propri apparecchi dopo lo switch off di marzo, quindi, a scanso di equivoci, non può essere questo il problema del disservizio. Piuttosto, siamo preoccupati per le possibili interferenze con i ripetitori della telefonia mobile. Ricordiamo, infatti, che lo switch off si è reso necessario proprio per lasciare spazio alla nuova tecnologia 5G. Vogliamo capire se possa essere questo salto tecnologico alla base dell’oscuramento dei canali. Dalla Rai ma anche dal Comune ci attendiamo un intervento concreto, perché questa situazione non può essere sottovalutata o relegata a “questione di poco conto”. Il problema esiste ed è pesante, come dimostrano le innumerevoli telefonate che riceviamo da quando abbiamo denunciato il disservizio attraverso i quotidiani locali”.       

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