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CANONE RAI, ADICO SUBISSATA DI RICHIESTE DI INFORMAZIONI. ECCO LE PRINCIPALI NOVITA’

Il canone Rai deve essere pagato dal proprietario anche sulle seconde case? Se si ha un pc o un tablet, l’imposta è dovuta? E come si fa per non pagare? Come si può scorporare la tassa dalla bolletta dell’energia? Sono solo alcune delle domande che nelle ultime settimane decine e decine di famiglie veneziane rivolgono alla nostra associazione, cercando risposte nei confronti delle novità in arrivo con il 2016. “Siamo letteralmente subissati di telefonate – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Ne riceviamo almeno una decina al giorno, segno che le nuove disposizioni sul canone Rai stanno davvero spiazzando gli italiani”. Nell’ambito di un contesto in continuo divenire, allo stato attuale è difficile fare chiarezza su tutti i punti relativi alle nuove norme introdotte dalla Legge di Stabilità.
Elenchiamo dunque di seguito i punti fermi stabiliti dalla normativa, invitando i cittadini a rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate di Torino (numero a pagamento 199 123 000 ore 8-18 da lun. al ven.) nel caso di quesiti particolari e specifici, trovandoci di fronte a una novità ancora in fase di aggiustamento.
LE PRINCIPALI NOVITA’ DEL CANONE TV:
Dal 2016 viene direttamente addebitato nella bolletta dell’energia elettrica.
Si pagherà in bolletta dal 1 luglio 2016 e comprenderà le rate dei mesi precedenti (circa 70 euro). Dal 2017 invece sarà diviso in 10 rate da 10 euro, da gennaio a ottobre (20 euro a bolletta).
Devono pagarlo tutti coloro che posseggono una apparecchio televisione o un apparecchio appositamante adattato per ricevere le frequenze tv.
L’importo annuo ordinario è stato ridotto a 100 euro, dai 113,50 del 2015.
Non si può più chiedere il suggellamento del televisore (tra l’altro pratica utilizzata pochissimo), la manovra ha eliminato questa possibilità.
CHI NON DEVE PAGARE:
– Gli over 75 con un reddito lordo inferiore agli 8 mila euro lordi annui (la legge di stabilità ha ampliato la no-canone area).
– Come prima, chi ha una seconda abitazione dove vi è un televisore, non deve pagare un secondo abbonamento. Idem se si hanno più televisori. Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti “nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.
– Chi non possiede un apparecchio televisivo.
COME NON PAGARE:
– E’ necessario inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate di Torino spiegando il motivo per cui il canone non è dovuto. Le modalità con le quali si compila l’autocertificazione verranno stabilite entro febbraio dall’Agenzia delle Entrate.

3 risposte

  1. Io ho il contratto della luce a nome di mia moglie, il canone tv, a nome mio. Che fare?. Grazie per la risposta

  2. Salve, come nel caso del signore che ha scritto sopra nella mia famiglia la situazione è al contrario ma con il medesim o problema. Io ho il contratto della luce a nome di mio marito, il canone tv a nome mio. Che fare?. Grazie per la risposta

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