Oltre cento casi risolti in un solo anno con un successo pari al cento per cento. I tantissimi utenti che nel 2014 si sono rivolti all’Adico denunciando la clonazione delle carte Postepay di Poste italiane, hanno tutti ottenuto la restituzione degli importi sottratti, grazie all’ intercessione della nostra associazione che, oltre a fornire la propria consulenze e la propria assistenza, ha instaurato un rapporto di collaborazione con le stesse Poste.
La clonazione, tramite la quale vengono sottratti importi anche di diverse centinaia di euro, viene quasi sempre sfruttata dai truffatori su siti come Snai.it. In effetti Adico ha registrato un boom di utilizzi fraudolenti delle credenziali delle carte sui siti web di scommesse e ha dunque chiesto alle Autorità una verifica delle attività di Snai e degli altri soggetti che operano nel settore delle scommesse online suggerendo alle vittime dei furti le cui carte sono state utilizzate per queste attività, di segnalarlo esplicitamente nella denuncia alla Polizia Postale.
«All’ origine del problema c’è il fatto che questi portali consentono il pagamento delle scommesse con carte che hanno un’intestazione diversa dal titolare del profilo utente del sito – ricorda il presidente di Adico, Carlo Garofolini – se ciò non fosse possibile, si complicherebbe di molto la vita ai delinquenti che sfruttano un’evidente problema di protezione dei dati personali dei clienti di Poste Italiane».
Forte dell’esperienza sul campo, Adico assiste gli utenti che hanno subito il furto dei dati di accesso della propria PostePay, proponendo una procedura per ottenere il rimborso delle cifre rubate da ignoti: rivolgendosi ad Adico i nostri soci possono ricevere gratuitamente la consulenza dei nostri esperti e beneficiare di assistenza per redigere e inviare la diffida a Poste Italiane con la richiesta di risarcimento.
“La collaborazione con le Poste su questo fronte è collaudata – sottolinea Garofolini – Ormai il rimborso è garantito. L’unico aspetto sul quale l’azienda deve migliorare riguarda i tempi di restituzione che a volte risultano troppo lunghi”.
Solo in pochissimi casi le Poste italiane hanno negato la restituzione delle somme, costringendo la nostra associazione a citare l’azienda davanti al Giudice di Pace con il risultato di ottenere il rimborso in via bonaria ancora prima dell’udienza.
Per informazioni, assistenza e consulenza vi invitiamo a scrivere a info@associazionedifesaconsumatori.it o a chiamare lo 041.5349637 lasciando eventualmente un messaggio in segreteria per essere ricontattati.
RICORDIAMO CHE ADICO NON VA IN VACANZA. LA SEDE (VIA VOLTURNO, 33 – MESTRE/VENEZIA) RESTERA’ APERTA AL PUBBLICO TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE 9 ALLE 12.30 E DALLE 15 ALLE 18.30. MERCOLEDI’ 31 DICEMBRE SIAMO APERTI ALLA MATTINA (9-12.30)
2 risposte
Ora vi racconto cosa è successo a me.
Faccio un pagamento con la carta in questione presso l’Ufficio Postale e mi accerto subito del saldo dopo il pagamento. Il giorno dopo controllo nuovamente il saldo e vedo che la mia carta è completamente vuota. Di corso vado all’Ufficio Postale e chiedo spiegazioni. L’unica cosa da fare è la denuncia che faccio immediatamente presso i Carabinieri e la consegno all’ufficio postale per la prassi di rito e chiudo la carta. La carta è sempre stata in mio possesso ma ho solo dato il n. della carta ar fare un versamento sulla stessa ad un avvocato che è lontano dalla mia residenza. Qui le cose sono due o è stato qualcuno presso l’Ufficio Postale oppure lo stesso avvocato. Comunque ho ottenuto il rimborso della somma estortami indebitamente.
Complimenti ad Adico per i risultati ottenuti… Ma, dico, deve proprio essere Adico a suggerire alle Autorità di controllare certi siti on line per risalire alle clonazioni delle carte Postepay ?