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GAROFOLINI: “I NUOVI ALBERGHI A MESTRE? UN OTTIMO MODO PER RIQUALIFICARE LA ZONA STAZIONE. MA ORA SMETTIAMO DI TRATTARE IL TURISTA COME UNA VACCA DA MUNGERE”

MESTRE. “L’apertura degli alberghi nella zona più delicata di Mestre rappresenta una importante opera di riqualificazione per la città. Però, proprio partendo da qui, è giunto il momento di ripensare ai costi di un centro storico che attualmente considera i non residenti e i turisti come vacche da mungere fino allo stremo, a fronte di servizi totalmente inadeguati e di vantaggi esigui se non nulli per i residenti”. Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, continua la sua battaglia contro l’eccessivo accanimento nei confronti di chi viene a visitare la città senza avere in cambio servizi degni di questo nome. “Anche per una famiglia che proviene da un comune limitrofo e non ha la carta Venezia, ogni gita a Venezia diventa un salasso, soprattutto per i nuclei con due o più figli. Per i turisti, non ne parliamo. Fra i costi dei trasporti stratosferici, i biglietti dei musei carissimi e in continuo aumento, la tassa di soggiorno fra le più care d’Italia e chi più ne ha più ne metta, il centro storico si è trasformato in un grande business che, fra l’altro, ai residenti provoca solo disagi”. Ora l’apertura delle catene alberghiere nella zona della stazione mestrina non può che rendere più sicura un’area fortemente degradata e pericolosa. Ma adesso, continua Garofolini, “bisogna prevedere nuovi servizi, nuove infrastrutture di fronte a un numero inevitabilmente crescente di arrivi. E, soprattutto, è necessario che sia il Comune che le stesse strutture ricettive promuovano iniziative a favore dei turisti e dei non residenti. Gli alberghi mestrini, per esempio, non devono solo limitarsi a ospitare i clienti, ma devono anche essere in grado di fornire sconti per i musei, di orientare il turista nella terraferma. Di contro il Comune deve smettere di inventarsi sempre nuovi balzelli per torchiare chi viene a visitare la città. Non è spremendo i turisti che si salva il fragile ecosistema del centro storico”.

 

 

Una risposta

  1. Sono in totale disaccordo sul fatto che si sia fatto un’opera valida nel costruire quei mega alberghi nella zona stazione. Oltretutto tutti di proprietà straniera che non vedono l’ora di spremere i turisti che piovono a flotte per visitare Venezia. Faranno fruttare al massimo il loro investimenti e porteranno all’estero la maggior parte dei profitti economici dando ai mestrini solo pochissimi posti di lavoro ed anche mal pagati perché in competizione con la manovalanza filippina o altro di analogo. Mestre gode della peggiore stazione d’Italia a partire dalle privatizzazioni delle ferrovie, ridotta com’è ad un supermercato dove ogni angolo è buono per fare business, senza tenere conto minimamente delle esigenze dei viaggiatori, di chi va a prendere o portare i propri cari, nel continuo degrado in termini di sicurezza e di aspetto estetico e funzionale. Era l’occasione migliore per valorizzarla con un buon progetto architettonico rendendola più bella e funzionale, dato che vi transitano più passeggeri di tutto il Veneto (più di quattro volte i passeggeri di Padova), oltre che essere anche un nodo merci molto importante. Adesso si vuole abbattere anche l’ex palazzo delle poste e costruire un altro albergo al suo posto. Invece di capire che i pullman non sono collocati in un posto idoneo nel minuscolo piazzale ove si trovano e che per i passeggeri non vi è traccia di alcun tipo di confronto durante l’attesa, nel degrado più totale se non addirittura in mezzo alla strada col rischio di essere investiti durante le operazioni di imbarco e sbarco bagagli. Possibile che non si sia capaci di migliorare esteticamente quel luogo così arido, sterile e degradato per esempio con del verde fatto da persone capaci e con una buona dose di passione? Cerchiamo di fare il massimo di pressione verso il sindaco e tutta la sua compagine di affaristi che stanno vedendo con il sorriso anche l’ultima risorsa del bene comune, lasciando ai cittadini degrado, squallore e miseria sotto troppi punti di vista: droga, accattonaggio, furti, talvolta violenza ed insicurezza estrema. Partiamo almeno con una valida riqualificazione di un posto importantissimo e vitale per Mestre. Non basta dispiegare ingenti forze di polizia ed altro se poi si lascia che il degrado sotto tutti i punti di vista abbia il sopravvento. Nessun mestrino ha espresso un parere favorevole su come si è evoluta la situazione nella stazione e nei paraggi …. e perché….? Perché si è pensato solo ed esclusivamente al business, fregandosene altamente del benessere collettivo e sociale. Non basta primeggiare nel basket, anche se con piacere ed orgoglio dei veneziani, perché questi successi dureranno uno o più anni (mi auguro anche di più) ma i disastri speculativi li subiranno quotidianamente le migliaia di viaggiatori negli anni a venire e per un tempo tremendamente lungo. Per favore… abbiate un momento di saggio ripensamento e date ai mestrini la bella stazione totalmente riprogettata da qualche mente intelligente , resa bella e funzionale, con servizi che si intersecano ed interscambiano con piena soddisfazione di tutti. Fateci vedere che davvero sapete farlo e non solo fare profitti speculativi!!

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