VENEZIA. Limitare sì, eliminare no. E’ questo – secondo un mini-sondaggio che ha coinvolto oltre cento soci veneziani dell’Adico – l’obiettivo che deve perseguire il governo in relazione all’uso dei contanti e alla conseguente lotta all’evasione. Su un campione formato da 103 cittadini-consumatori, residenti in provincia, circa l’80% (4 soci su 5) si dice favorevole alla determinazione di tetti per l’utilizzo delle banconote e delle monete. Bene, dunque, le limitazioni imposte dall’esecutivo Conte anche se la battaglia contro il sommerso richiede azioni ben più incisive. Diverso il discorso quando si comincia a parlare di una totale digitalizzazione dei pagamenti con conseguente eliminazione del contante, perché in questo caso le proporzioni si rovesciano. Circa 9 soci su 10 fra quelli coinvolti dal sondaggio dell’Adico, si dice contrario a questo tipo di provvedimento. Un’opinione che sfiora il 100% fra le persone più anziane. “Dal nostro sondaggio – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – emergono indicazioni chiare. Anche se il campione è limitato e non ha valore prettamente statistico, il trend appare comunque delineato. Il cittadino consumatore accetta tetti all’uso del contante, ma non ci pensa neppure a eliminare del tutto i soldi di carta e le monete”. I motivi che stanno alla base di questa tendenza sono abbastanza chiari. “Le limitazioni all’utilizzo dei contanti – continua Garofolini – vengono comunque percepite come un passo importante nella lotta all’evasione. Di contro, anche se più di qualcuno ritiene comodo pagare con carta di credito o bancomat pure per piccole spese come quelle al supermercato, l’eliminazione del contante nasconde per i cittadini, soprattutto quelli più anziani, due insidie: i pericoli di frodi digitali e il timore di perdere il conto di quanto si sta spendendo.